“I volontari animalisti di Caltanissetta, solo nell’ultimo anno hanno fatto adottare al nord più di 250 cani, tutti a spese proprie. Cani abbandonati per strada che, senza il durissimo lavoro dei volontari, avrebbero potuto prendere tre percorsi di vita: morti in mezzo alla strada; entrare a far parte dei branchi che tanto spaventano la cittadinanza; finire in canile per il resto dei loro giorni”.
Inizia così la lettera che Armando Turturici, cittadino nisseno impegnato nella tutela degli animali, traccia un bilancio dei costi sostenuti dal Comune di Caltanissetta per mantenere gli animali in un canile e invita la cittadinanza a responsabilizzarsi sulla tematica del randagismo anche senza essere volontari attivi.
Il mantenimento degli animali nei canili avviene tramite denaro pubblico e, dunque, tutti devono essere interessati a questa voce nel bilancio anche attraverso azioni di segnalazioni alle autorità competenti nel caso in cui fossero a conoscenza di abbandoni di animali o di cani padronali lasciati liberi di fecondare o farsi fecondare con conseguente abbandono di cucciolate.
“250 cani in canile per il resto dei loro giorni – ha proseguito Armando Turturici -. Tra morti varie e altro, consideriamo anche solo 50 cani in più in canile (dove al momento ci sono più di 600 cani!) dei 250 fatti adottare al nord solo quest’anno. Al momento, il comune di Caltanissetta paga più di 2 euro (arrotondati in difetto) al giorno per cane ospitato al canile convenzionato, per un totale di 60 euro al mese e 720 euro all’anno.
Moltiplichiamo questo numero per 50 e otteniamo un’extra da versare al canile di 36.000 euro annui (se consideriamo solo 50 cani. Se dovessimo considerare i 250 adottati al nord di quest’ultimo anno, arriviamo a 180.000 euro da pagare extra al canile, all’anno. L’aspettativa di vita di un cane è di 10-12 anni, per un totale di 1 milione e 800mila euro di EXTRA in dieci anni)”.
“Chiediamo che i volontari, così come avviene in tante altre città italiane, vengano aiutati dal punto di vista delle spese da affrontare per il mantenimento di questi trovatelli. Il comune e l’amministrazione ci appoggiano: vogliono provare a debellare il fenomeno del randagismo e stanno cercando di aiutarci sia sul piano istituzionale, sia sul piano personale. Fanno tutto ciò che è in loro potere, cosa che non si era mai vista prima, ma abbiamo bisogno di un maggior coinvolgimento da parte dell’ASP per far funzionare meglio il tutto.
Le denunce, anche contro ignoti – ha concluso il volontario animalista -, sono fondamentali per far aumentare i controlli sul territorio da parte delle istituzioni. Nonostante questo numero spropositato di abbandoni e di cani vaganti, per la Procura il problema ufficialmente non esiste, non essendoci denunce”.
Per ulteriori controlli o contatti è possibile scrivere a turturiciarmando@hotmail.it.
