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Di Maio: “M5s, completata evoluzione. Ora moderati e liberali”

Redazione

Di Maio: “M5s, completata evoluzione. Ora moderati e liberali”

Gio, 25/02/2021 - 09:25

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“Questo governo rappresenta il punto di arrivo di un’evoluzione in cui i 5 stelle mantengono i propri valori, ma scelgono di essere finalmente e completamente una forza moderata, liberale, attenta alle imprese, ai diritti, e che incentra la sua missione sull’ecologia. Tutta la trattativa con il premier Draghi è stata fatta sul ministero per la Transizione. Questo per noi è un nuovo inizio”.

Lo afferma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in una intervista a Repubblica. “Molti pensavano che la nostra base non avrebbe capito, ma il 60% ha votato sì a un esecutivo che nessuno si aspettava – prosegue -. Penso che l’esperienza di governo abbia portato a un’evoluzione dei 5 stelle, oggi completa. Lo dico con profondo rammarico e con grande tristezza, ma credo che le defezioni che abbiamo vissuto in questi giorni non potessero che andare così. Non deve considerarsi una scissione, ma è evidente che lo spazio peri nostalgici è scomparso da tempo. Puntiamo agli Stati Uniti d’Europa, a un progetto ancorato a determinati valori in cui gran parte del M5S e degli italiani si riconoscono”.

Inoltre precisa che con Grillo “stiamo seguendo la scrittura del decreto per il ministero della Transizione ecologica. Nelle prossime ore andrà in Consiglio dei ministri. Grillo è un visionario, guarda avanti di dieci anni. Una parte di noi non capisce cosa stia accadendo, ma dobbiamo completare la nostra missione, fare ancora di più sull’ecologia”. E con Di Battista, aggiunge, “ci continuiamo a parlare. È stato un dolore vederlo lasciare di nuovo il Movimento, ma ho imparato in questi anni a dividere l’amicizia dalla politica. Con Alessandro ho un legame indissolubile, abbiamo subìto gli stessi attacchi, diviso gli stessi palchi. Doveva andare così, anche se fino alla fine ho sperato il contrario”. E sui rapporti con gli alleati dice: “Non credo sia in pericolo il patto con Pd e Leu. Abbiamo davanti le amministrative. Mettiamo tra parentesi Roma, perché il mio e nostro sostegno a Virginia Raggi non è negoziabile. Ho proposto l’idea di un tavolo comune sei mesi fa, facciamolo. Ricordo che tutto è nato dal mio progetto su Pomigliano, poi convertito in un quesito su Rousseau e sostenuto dagli iscritti. Sono uno di quelli che ci crede, ma ci devono credere tutti”. 

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