Salute

Covid, Bertolaso: “Le sole chiusure non bastano ciò che serve ora è una dose vaccino a tutti”

Redazione

Covid, Bertolaso: “Le sole chiusure non bastano ciò che serve ora è una dose vaccino a tutti”

Sab, 27/02/2021 - 08:33

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“In provincia di Brescia non c’è alcun dubbio. Siamo allo stesso livello di incidenza che c’era a novembre in occasione della seconda”. Lo dice Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, oggi coordinatore della campagna vaccinale lombarda, al Corriere della Sera in occasione della visita nella zona ‘arancione rinforzato’ tra Brescia e Bergamo. Cresce la pressione sugli ospedali e anche a Bergamo stanno aumentando gli accessi al Pronto soccorso. “Ci sono territori vicini, che hanno già sofferto molto, in cui le varianti, soprattutto quella inglese, stanno correndo parecchio e si rivelano più contagiose della prima versione del coronavirus. Sul territorio ho visto tanta preoccupazione ma anche tanta fiducia in ciò che stiamo facendo, è l’unico modo per bloccare il diffondersi dell’epidemia”.

“Non si può continuare a chiudere e a limitare. È giusto farlo, ma non basta”, prosegue Bertolaso secondo il quale non bisogna correre verso le riaperture, perché si rischia di vanificare quanto fatto finora. “Sono misure giuste, servono a limitare la diffusione del virus. Ma il VACCINO è un’arma che fino a pochi mesi fa non avevamo. I ragazzi di Areu (l’azienda per l’emergenza-urgenza lombarda) mi raccontano che loro un anno fa andavano nelle case a prendere persone che stavano morendo: oggi siamo andati nelle case a vaccinare. Sappiamo di avere un’arma, purtroppo ancora in quantità scarsa.

Bisogna usarla meglio. Ha nuove strategie? Bisogna subito puntare sulla prima dose, lo sto dicendo da una settimana e mi pare che anche il presidente del Consiglio lo stia sottolineando. Se ho 100 mila dosi di VACCINO le uso per 100 mila persone, non mi riduco a 50 mila per poi fare il richiamo”. Bertolaso è ancora convinto di poter mantenere la sua promessa, tutti vaccinati in Lombardia entro giugno. “Sì, se ad aprile avremo tutte le dosi necessarie saremo in grado di vaccinare più di 100 mila persone al giorno. E quindi significa che quei 6,5 milioni di lombardi dai 18 ai 60 anni potranno essere protetti in due o tre mesi. Quali vaccini aspetto? Johnson&Johnson, che prevede una sola dose. E poi anche Sputnik, può decollare anche quello, se autorizzato”.

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