Salute

Sicilia, Rifiuti ed Ecomafie: importanti risultati nonostante la pandemia

Redazione 2

Sicilia, Rifiuti ed Ecomafie: importanti risultati nonostante la pandemia

Ven, 22/01/2021 - 15:34

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Tre relazioni approvate, 49 audizioni in aula per 119 persone sentite, 740 documenti acquisiti per circa 70mila pagine, cinque missioni svolte – con 18 audizioni, 59 persone sentite, una ventina di sopralluoghi -.

Sono i numeri dell’attivita’ della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti (la ‘Ecomafie’) nel 2020. In un quadro caratterizzato dall’emergenza CoViD-19 e dalle conseguenti difficolta’ per il lavoro in presenza, “la Commissione e’ riuscita a conseguire significativi risultati, grazie al contributo dei suoi componenti e collaboratori”, si legge in una nota.

In primo luogo, nel corso del 2020 sono state approvate tre relazioni conclusive delle relative inchieste: Relazione territoriale sulla regione Umbria, Relazione su emergenza epidemiologica CoViD-19 e ciclo dei rifiuti, Relazione sulla contaminazione da mercurio del fiume Paglia.

Mentre la prima e la terza sono frutto di un lungo lavoro di indagine cominciato all’inizio del 2019, la seconda e’ stata ideata e realizzata nei mesi della prima ondata della pandemia, con il preciso obiettivo di fornire un supporto all’attivita’ legislativa e di governo ai diversi livelli.

Nel 2020 e’ stata anche portata a termine la prima Relazione sulle garanzie finanziarie nel settore delle discariche, approvata a gennaio 2021.

Altre relazioni nel 2020 sono state portate alla loro fase conclusiva e saranno approvate a breve dalla Commissione.

La Commissione Ecomafie, che indaga su fenomeni diffusi su tutto il territorio nazionale o che si verificano nei piu’ diversi contesti territoriali, “ha una naturale vocazione alla presenza, con missioni di proprie delegazioni nei luoghi dove i fenomeni si manifestano”.

Le restrizioni determinate dall’emergenza epidemiologica “hanno fortemente inciso su questa modalita’ d’inchiesta, e tuttavia si sono potute svolgere tre missioni con 18 audizioni, per un totale di 59 persone audite, e una decina di sopralluoghi”.

Altre due missioni sono state dedicate esclusivamente ai sopralluoghi, in tutto una decina. Il lavoro negli uffici di palazzo San Macuto si e’ svolto adeguandolo alle restrizioni in atto, anche attraverso l’utilizzo di sistemi di videoconferenza: sono state condotte 49 audizioni, con un totale 119 persone sentite dalla Commissione.

Si sono svolte in presenza le 18 riunioni dell’Ufficio di Presidenza. Inoltre, nel corso del 2020 sono stati acquisiti 740 documenti, di cui sette riservati e 13 segreti, per un totale di 69.403 pagine.

“Nonostante la pandemia, nel 2020 la Commissione e’ riuscita a svolgere importanti attivita’ di inchiesta, come i sopralluoghi a numerosi depuratori non funzionanti della Sicilia, alle miniere di mercurio esaurite ma non adeguatamente bonificate del monte Amiata in Toscana, e all’unico impianto che oggi in Italia produce Pfas, in Piemonte.

Grazie allo sforzo di tutti i componenti, degli uffici e dei collaboratori abbiamo anche svolto numerose audizioni e portato all’approvazione della Commissione tre relazioni, trasmesse alle Camere.

Anche nei mesi difficili della prima emergenza epidemiologica, la Commissione ha esercitato un importante ruolo di analisi e supporto alle decisioni, attraverso il suo lavoro di approfondimento su COVID-19 e ciclo dei rifiuti”, dichiara il presidente della Commissione Stefano Vignaroli.

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