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Rassegna stampa. Continuità territoriale? Un bluff

Elena Giordano - La Sicilia

Rassegna stampa. Continuità territoriale? Un bluff

Mer, 25/11/2020 - 09:42

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Continuità territoriale? Ancora oggi i siciliani se la sognano. Le famose tariffe per i residenti, infatti, promesse già parecchi mesi fa con tanto di altisonanti dichiarazioni da politici, vertici Alitalia e manager degli aeroporti siciliani di Comiso e Trapani, non esistono. E per dimostrarlo abbiamo provato a prenotare un volo per il primo di dicembre, data in cui, dopo vari “slittamenti”, era previsto ufficialmente l’avvio dei prezzi calmierati. Risultato?

Il costo del biglietto Comiso-Roma da acquistare attraverso la linea dedicata di Alitalia (06- 65859515), per chi vive nell’isola è addirittura più caro del 12 per cento rispetto ai costi normali. Una beffa dunque, un bluff o un nulla di fatto per l’annunciata concretizzazione di un diritto richiesto da decenni e legittimato dall’assenza di un collegamento infrastrutturale con il resto d’Italia. Al Pio la Torre di Comiso, prontamente contattato per una verifica, i telefoni squillano a vuoto, il martedì (ieri per chi legge, ndr) lo scalo è chiuso.

«Da una verifica sul sito della compagnia risulta che i prezzi dei voli per i residenti siano conformi alle previsioni (38 € per tratta + iva e tasse aeroportuali su Roma, 50 e per tratta + iva e tasse aeroportuali su Milano), – dichiara via mail l’ufficio stampa dell’aeroporto – mentre le tariffe dei voli per i non residenti sembrano al momento essere state abbassate per essere mantenute su queste stesse cifre». Nella realtà non è così, il biglietto Comiso – Roma del 1 dicembre 2020 ha un costo – almeno fino al momento della nostra richiesta – di euro 134 contro i 117 del sito web. Le diverse gare bandite da Enac, sono state aggiudicate alla tricolore Alitalia per operare i voli in continuità territoriale tra gli aeroporti di Comiso, Roma e Milano Linate; al vettore bulgaro TayaranJet – di proprietà di imprenditori ragusani – per le rotte operate da Trapani per Ancona, Perugia e Trieste, mentre al vettore spagnolo Albastar, le rotte da Trapani per Napoli, Parma e Brindisi, che si aggiungono alla programmazione di linea che il vettore ha già in partenza da Trapani-Birgi, ovvero Roma, Milano Malpensa e Cuneo.

La cifra stanziata, già assegnata da giugno scorso, ammonta a 46 i milioni di euro, suddivisa in 30 milioni dal Governo centrale e 16 milioni dalla Regione Siciliana. «Il Bando di gara per l’esercizio dei servizi aerei di linea in conformità degli oneri di servizio pubblico è stato fatto da Enac su provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – scrive l’Ad di Soaco Rosario Dibennardo – la loro vigilanza impone a qualunque compagnia aerea di rispettare l’obbligo delle tariffe calmierate per i residenti, per almeno cento posti a tratta.

Oltre questi, naturalmente, la compagnia è libera di applicare la politica che ritiene più opportuna, compresa la possibilità di omologare la tariffa al ribasso, purché quella per i residenti resti ferma a quanto previsto dal bando. Si comprende bene che la continuità territoriale è una misura pensata per un periodo ordinario dei trasporti aerei: tutti ricordiamo bene quant’era difficile viaggiare dalla Sicilia verso Roma o Milano quando tutti i voli erano pieni, a qualunque ora del giorno, ogni giorno dell’anno. Non sono certo un mistero le conseguenze della pandemia su questo comparto e sulla mobilità in generale, né è un mistero il fatto che in queste settimane i voli partano quasi vuoti.

I vantaggi di questa misura saranno del tutto evidenti quando si tornerà alla normalità e ai passeggeri siciliani sarà garantito il mantenimento di una tariffa standard a prescindere dalle oscillazioni dei prezzi di mercato, in qualunque momento venga effettuata la prenotazione». Come dire: arrangiatevi, Alitalia è in crisi e i soldi avuti per e dai siciliani sono serviti ad altro. E dunque non cambia mai nulla.

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