Grazie ad un’app i medici di famiglia possono controllare da remoto il decorso di un paziente Covid-19 che si cura a casa.

L’applicazione- reCOVeryaID – progettata da Daniela D’Auria, ricercatrice di “Smart Data Factory”, il laboratorio di trasferimento tecnologico della facolta’ di Scienze e tecnologie informatiche della Libera universita’ di Bolzano, dispone di un’interfaccia che segnala anche una possibile allarmante progressione della malattia.

“Con ‘reCOVeryaID’, ho cercato di costruire un sistema intelligente che raccoglie e processa automaticamente quelle informazioni che i sanitari ogni giorno raccolgono quando una persona viene ricoverata in ospedale perche’ ammalata di coronavirus”, spiega D’Auria che ha realizzato l’app con la collaborazione di Diego Calvanese (supervisore) e Andrea Janes (nella fase di prototipazione).

Si tratta di misurazioni di parametri semplici (frequenza cardiaca, temperatura corporea e livelli di ossigenazione del sangue) che possono essere rilevati autonomamente dal paziente.

L’applicazione web e mobile – quest’ultima ancora in una fase di realizzazione – prevede la registrazione dei cittadini risultati positivi alla Covid-19 in un database dell’autorita’ sanitaria locale.

Questi, invece di essere trasportati e ricoverati in ospedale, rimangono a casa loro dove sono comunque costantemente in contatto con il loro medico di famiglia.

L’applicazione dispone inoltre di una funzione che invia un allarme rosso anche in base all’andamento dei valori registrati. Tra le diverse comunicazioni di urgenza, e’ presente anche la circostanza in cui l’applicazione chiama automaticamente un’ambulanza al domicilio del paziente, dopo che il medico ne abbia confermata la necessita’.