Salute

Caos Calabria: manca un piano per riaprire ospedali chiusi

Redazione

Caos Calabria: manca un piano per riaprire ospedali chiusi

Mer, 18/11/2020 - 17:37

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Riaprire gli ospedali chiusi per dotare la Calabria dei posti letto necessari a fronteggiare l’emergenza Covid? In questi giorni di bufera sulla sanita’ in fondo allo Stivale se ne parla. La regione e’ “zona rossa” proprio perche’, al di la’ dei numeri del contagio, preoccupa la situazione di una rete sanitaria indebolita dalla chiusura di 18 ospedali, avvenuta 10 anni fa, quando scattarono le procedure del piano di rientro e il commissariamento. Ora si punta sui posti letto provvisori per colmare le falle del sistema.

I tagli risalgono al 2010. Governatore era Giuseppe Scopelliti, al quale il Governo conferi’ i poteri commissariali con un preciso mandato: ridurre i costi al fine di far quadrare i conti di un settore schiacciato dal deficit. Il presidente commissario fu costretto a farlo partendo dal ridimensionamento delle strutture sanitarie presenti sul territorio. Dei 18 ospedali chiusi, due furono “riesumati” da una sentenza del Consiglio di Stato, quelli di Trebisacce e Praia a Mare, nel Cosentino.

Gli altri sono rimasti chiusi o ridimensionati fortemente se non trasformati in Case della Salute. Quattro ospedali da campo, come annunciato nei giorni scorsi dalla Regione, saranno ubicati a Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Locri.

“Abbiamo centrato obiettivi importanti come l’aumento di 244 posti letto, tra cui 10 di terapia intensiva, in tutta la regione e il reclutamento di 300 tra medici e infermieri da destinare alla battaglia contro il coronavirus” ha dichiarato il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirli’, secondo il quale l’operativita’ dei quattro ospedali da campo migliorera’ l’offerta sanitaria complessiva.

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