Stop a movida e sport con amici. In Dpcm non entra Dad per scuole superiori/PREVISTO — aggiorna e sostituisce servizio delle 21.24— Di Sospese le ‘partitelle’ con gli amici, dal calcetto al basket, stop a feste all’aperto e al chiuso, e alle gite scolastiche. Arriva la stretta del governo per fronteggiare l’aumento dei contagi da Coronavirus, misure che saranno contenute nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte firmerà nelle prossime ore. E’ invece è “fortemente raccomandato” evitare feste nelle abitazioni private e dove non possibile eventualmente il numero non deve superare quello dei 6 ospiti. In caso di non cenviventi il governo raccomanda l’uso della mascherina. La misura fortemente voluta dal ministro Roberto Speranza è di difficile attuazione pensata come ‘divieto’ (impossibile infatti limitare la libertà tra le mura domestiche), con il premier Giuseppe Conte che durante la cabina di regia a palazzo Chigi, con le Regioni, i Comuni e le province, aveva anticipato: “Inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi – trapela -. Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”.
Feste private sì, ma limitate. E’ tuttavia nella sostanza che si apre il dibattito in seno al governo giallo-rosso-viola, con chi vorrebbe il pugno duro e chi invece vuole continuare a confidare nel buon senso delle persone. Vietate invece feste all’aperto e al chiuso. Salvo matrimoni e altri festeggiamenti di riti civili e religiosi, ma con un massimo di 30 persone. Molti i punti in discussione tra l’esecutivo e le regioni, tra qui quella della capienza massima per gli eventi sportivi. Per gli stadi l’orientamento del governo è consentire una capienza massima del 10%, mentre per gli enti territoriali sarebbe più condivisivile la soglia del 15. Alla fine il testo accontenta le regioni e pone come tetto massimo quella del 15 per cento e “comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere” e le misure di protezione personale.
La discussione si prolunga e solo a tarda sera il testo definitivo viene completato e consegnato al parere della Conferenza. E la firma del decreto viene rinviata a domani. Intanto vengono confermate alcune delle misure che nei giorni scorsi si erano rincorse come indiscrezioni. Divieto a svolgere le gite scolastiche; chiusura dei locali per le 24, con il limite fino alle 21 per poter sostare e consumare all’esterno, a meno che gli stessi locali non abbiano nella propria disponibilità dei tavoli. E’ però la partitella con gli amici a subire la vera stretta. Dal basket al calcetto, il governo ha deciso di vietare gli sport di contatto a livello amatoriale, ma non per le società dilettantistiche, affiliate a federazioni o enti, che adottano protocolli di sicurezza. E, a proposito di scuole, le Regioni hanno proposto al governo di prevedere la didattica a distanza per le superiori. La proposta avrebbe come fine quello di alleggerire il trasporto pubblico ed evitare che il governo intervenga nuovamente sulla capienza ad ora fissata all’80 per cento. Una soluzione che già questa estate era stata ‘osteggiata’ dal Cts ritenendola di manica ‘troppo’ larga. La proposta – viene spiegato – sarà esaminata nei prossimi giorni e non sarà quindi contenuta nel decreto. Intanto da Taranto, Conte oggi è tornato a rassicurare: “Escluderei un nuovo lockdown, lo diciamo a ragion veduta perché abbiamo lavorato proprio per prevenirlo. Se proprio questa curva dovesse continuare a risalire prevedo qualche lockdown circoscritto ma non siamo più nella situazione di chiusure su tutto il territorio o su grandi aeree”.