Salute

Rassegna stampa. Sos distanze e banchi ed ecco che torna la mascherina a scuola

Manuela Tulli - La Sicilia

Rassegna stampa. Sos distanze e banchi ed ecco che torna la mascherina a scuola

Sab, 15/08/2020 - 10:28

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Il dietrofront. La ministra Azzolina si appella a uno «sforzo di tutti» I presidi: «Abbiamo solo perso tempo». L’opposizione va all’attacco

ROMA. «Si è perso solo tempo, me-
glio andare tutti in ferie»: i presidi,
pur con ironia, contestano le nuove
indicazioni per la scuola che preve-
dono l’ingresso in classe anche senza
distanziamenti e banchi monoposto
se si usano le mascherine.
«Pensavamo di vivere in una tra-
gedia, e invece era una commedia:
tanto rumore per nulla di William
Shakespeare!», è il commento di An-
tonello Giannelli, presidente del-
l’Anp.
«A questo punto – aggiunge – invi-
to tutti i colleghi a comunicare im-
mediatamente ai rispettivi uffici
scolastici la loro messa in ferie, per-
ché le hanno meritate come non mai
e perché ne hanno bisogno dopo una
estate di lavoro frenetico che sem-
brava tragica e invece era solo comi-
ca».
La ministra dell’Istruzione, Lucia
Azzolina, difende il lavoro del dica-
stero e spiega: «La mascherina è fon-
damentale laddove il distanziamen-
to non c’è. Ma noi stiamo lavorando
al distanziamento e continueremo a
farlo. Ci sono Paesi europei che dico-
no: se non hai il distanziamento
metti la mascherina e basta. Noi stia-
mo facendo di più: stiamo lavorando
per garantire a tutti il distanziamen-
to».
E invita tutti alla responsabilità.
«La scuola a settembre riparte, ma la
vita degli italiani è già ripartita. Sto
facendo i salti mortali con tutto il
governo e tutti quelli che stanno la-
vorando per la riapertura delle
scuole. Vorrei tanto che lo stesso
sforzo lo facessero tutti, mi aspetto
di vedere responsabilità. Lo sforzo
per il bene della scuola deve essere
di tutti», afferma replicando alle po-
lemiche di queste ore.
«Faccio un appello: ora tutte e tutti
devono avere un’unica ossessione:
far aprire e funzionare la scuola ita-
liana, senza distrazioni», sottolinea
Nicola Zingaretti, segretario del Pd.
Dal sindacato arriva la voce con-
trariata dello Snals-Confsal, secon-
do il quale la sicurezza non può esse-
re affidata al caso: «Le nuove racco-
mandazioni del Cts ci sembrano più
che l’espressione di una evoluzione
della letteratura scientifica e delle
correlate evidenze un modo per so-
stenere la linea della ripresa della
scuola a qualsiasi condizione».
All’interno della stessa maggio-
ranza è invece Italia Viva a lanciare
l’allarme: «Questa novità lascia inal-
terati i problemi: resta la previsione
che almeno 500mila ragazzi – calcola
l’ex sottosegretario all’Istruzione,
Gabriele Toccafondi – non torneran-
no nelle loro classi e verranno spo-
stati in luoghi diversi dalle classi.
Oppure riprenderanno la didattica a
distanza».
Occorre allora «rivedere il metro
di distanza, riprendere la scuola con
attenzione, igienizzazioni, masche-
rine, se servono. Ma tutti devono
tornare n classe: è l’unico modo per-
ché la scuola sia davvero tale».
Più dura la posizione di un’altra ex
sottosegretaria al ministero di Viale
Trastevere, Valentina Aprea di For-
za Italia: «La sicurezza non è nego-
ziabile e non si possono cambiare di-
rettive, mentre il Paese si indebita
frettolosamente proprio per attuare
le disposizioni date dal Cts a giugno
per le scuole al tempo del post Co-
vid».
Anna Maria Bernini definisce l’in-
dicazione delle mascherine in assen-
za di distanziamento «una soluzione
all’italiana». E chiede se allora fosse
davvero necessario spendere risor-
se per i banchi nuovi o se piuttosto
sia «sperpero di denaro pubblico».
«Qualcuno si era illuso che la sfida
della ministra Azzolina fosse fare ri-
partire la scuola il 14 settembre in si-
curezza, ma è ormai evidente che l’o-
biettivo è ripartire il 14 settembre
punto. A qualsiasi costo», commenta
Mario Pittoni della Lega.
Sulla stessa linea d’onda Carmela
Elia Bucalo di Fratelli d’Italia: «La di-
sorganizzazione del governo è di-
sarmante così come l’incapacità di
un ministro dell’Istruzione che but-
ta dalla finestra milioni di euro pub-
blici».
Torneranno tutti a scuola e distan-
ziati invece gli alunni di Livorno.
L’amministrazione comunale si era
attivata prima del bando lanciato dal
governo e ha già consegnato alle
scuole i primi 350 banchi monopo-
sto.
Quelli mancanti arriveranno co-
munque prima del 14 settembre, da-
ta in cui inizierà l’anno scolastico

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