Salute

Rassegna Stampa.Gela in ansia per Nikolas “fermato” in Egitto

Laura Mendola - La Sicilia

Rassegna Stampa.Gela in ansia per Nikolas “fermato” in Egitto

Mer, 26/08/2020 - 08:50

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Un giallo. Il ragazzo, che vive in Spagna, è andato in vacanza al Cairo, ma da quando è atterrato non ha più dato notizie. La Farnesina ha comunicato ai familiari che sarebbe stato trattenuto per controlli dalla polizia

Dalla Spagna in Egitto per trascorrere qualche giorno di riposo dopo i mesi del lockdown e l’intenso lavoro estivo a Barcellona, ma nel momento in cui è atterrato al Cairo, Calogero Nikolas Valenza, 27 anni, non ha più avuto comunicazioni con la famiglia che ha chiesto aiuto alla Farnesina. Dal Ministero degli Esteri ieri un primo contatto: alla famiglia è stato comunicato che il loro primogenito è stato fermato dalla polizia egiziana per accertamenti subito dopo essere arrivato il aeroporto. Sono ore di ansia a Gela per il giovane Nikolas Valenza, giunto in Egitto poco dopo lo scoccare della mezzanotte di domenica 23 agosto. Alla madre, che vive nel quartiere Caposoprano, sabato mattina aveva comunicato che in serata sarebbe andato in Egitto per una breve vacanza e nello stesso tempo avrebbe incontrato anche un’amica. Poi la tradizionale comunicazione per rassicurare il genitore: «Appena arrivo in Egitto mi faccio sentire». L’aereo che dalla Spagna lo ha condotto in Egitto è atterrato qui poco dopo la mezzanotte, poi il fermo per i controlli. Niente telefonata notturna alla madre che non è riuscita a chiudere occhio.

Domenica mattina la donna ha provato in ogni modo a mettersi in contatto con il figlio maggiore senza riuscirci. Il cellulare del giovane ventisettenne è staccato, così come vani sono stati i tentativi del fratello Davide, 22 anni, giocatore di calcio, di attivare le comunicazioni attraverso i canali social. «Mio fratello è un ragazzo poco social – dice Davide – è da due giorni che siamo in apprensione per lui, in questo momento abbiamo problemi di comunicazione con l’Egitto. Dalla Farnesina oggi ha telefonato una signora che ci ha rassicurati. Speriamo che questa storia finisca presto e nel migliore dei modi possibili». Nella casa di via Meli, nel quartiere Caposoprano, dove vivono il padre metalmeccanico, la moglie ed il figlio minore, in queste concitate ore di attesa e passione c’è tensione tant’è che è stato dato mandato all’avv. Nicoletta Cauchi per comprendere cosa sia accaduto a Nikolas. Il ventisettenne Calogero Nikolas Valenza quattro anni fa – nel clou della crisi lavorativa in Italia – ha deciso di cambiare vita. Ha fatto la valigia e con un folto gruppo di gelesi si è trasferito a Barcellona, la capitale della movida spagnola non solo d’estate ma anche d’inverno. Un posto gettonato dai ragazzi con tante occasioni per chi vuole immettersi nel mondo del lavoro.

E la mossa è stata giusta visto che nel giro di poco tempo è riuscito a costruire una fitta rete di amicizie tant’è che è diventato organizzatore di serate in discoteca. Una passione diventata lavoro nel tempo. Con la sua famiglia, in particolare la madre, continui contatti telefonici e messaggi. Un cordone ombelicale che non è stato scisso tant’è che alla donna aveva comunicato l’inizio della vacanza in Egitto. Poi il taglio di ogni comunicazione con la famiglia fino a ieri quando è giunta la comunicazione dal ministero degli Esteri italiano ha assicurato che sono stati attivati i canali diplomatici per garantire al giovane italiano ogni suo diritto.

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