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Usa VS Iran tra fake news, panico e confusione: ecco come stanno le cose. Prevista manifestazione a Sigonella

Redazione

Usa VS Iran tra fake news, panico e confusione: ecco come stanno le cose. Prevista manifestazione a Sigonella

Mer, 08/01/2020 - 18:22

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CATANIA – Sono giorni di tensione per tutto il mondo che guarda attraverso i giornali, le televisioni e gli smartphone gli eventi che riguardano il conflitto che ha visto un botta e risposta missilistico tra USA e Iran. Dopo il drone inviato dal presidente americano Donald Trump e rivendicato dal Pentagono stesso che ha ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani, la risposta iraniana non si è lasciata attendere.

Oggi infatti, attraverso l’operazione “Soleimani martire“, l’Iran avrebbe lanciato diversi missili nelle basi irachene di di al-Asad ed Erbil, nelle quali sarebbero stanziati numerosi soldati americani e della coalizione.

La “vendetta” iraniana, dunque, è stata immediata e avrebbe già colpito, oltre le basi, anche i mercati mondiali, con il petrolio e l’oro che sarebbero schizzati in rialzo nella notte.

Dunque, una situazione delicata e tesa già di suo per il mondo e ancor più per la Sicilia, la quale si trova in casa la base dell’Aeronautica Militare di Sigonella, che ospita pure la Naval Air Station Sigonella della Aviazione di marina statunitense e il MUOS di Niscemi, un sistema di comunicazioni satellitari militari ad alta frequenza. Tensione, ansia e venti di guerra però, non possono che portare a illazioni e supposizioni che, purtroppo, vengono trasformate in notizia e aumentano la gravità di un evento già grave di suo. Dopo l’attacco a Soleimani infatti, Luca Cangemi, della segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano, aveva sollevato il dubbio riguardo il coinvolgimento proprio della predetta base e del MUOS di Niscemi (Caltanissetta) nel lancio del drone che ha ucciso il generale iraniano.

È bastato un dubbio per causare il panico e una fuga incontrollata di fake news, le quali hanno preso il dubbio e lo hanno trasformato in certezza, causando la “terroristica” catena di condivisioni e mala informazione. La conferma che “l’attacco partito da Sigonella” sia effettivamente una notizia falsa arriva direttamente dal luogotente del 41esimo storno di Sigonella Catania, Carmelo Savoca, il quale – intervistato dalla nostra redazione – ha dichiarato sull’argomento: “Un Predator di solito ha un’autonomia di gran lunga inferiore di quella che servirebbe per arrivare in Iran. Dunque, non sarebbe mai potuto partire da qui. Queste fake news le chiamo attentati alla collettività“.

Una smentita che certamente placherà gli animi dei più sensibili e “creduloni”, i quali, data la situazione, non possono che essere biasimati. Magari non farà mettere il cuore in pace ai complottisti più accaniti, ma deve certamente far riflettere sull’ormai vecchio e ritrito argomento delle fake news. Noi non possiamo far altro che ribadire di fare attenzione a ciò che si legge e a ciò che si condivide, poiché, soprattutto in situazioni così delicate, si creano delle catene di terrore difficili da spezzare. E il terrore, conseguentemente, porta con sé una striscia di errori che sfociano nel panico e nella confusione più totale, facendo perdere ai più il contatto con la realtà.

Che il drone sia partito da Sigonella o meno, poco cambia per il comitato regionale “Nowar“. Quest’ultimo, infatti, ha organizzato una manifestazione contro la guerra e per la chiusura delle basi in Sicilia per le ore 14 di domenica 12 gennaio. Si legge nel comunicato: “Le smentite del Ministro degli Esteri non sono bastate a placare le proteste. Che il drone USA utilizzato per uccidere Soleimani sia partito da Sigonella (CT) o meno, poco importa. Quale il ruolo di Sigonella e del MUOS di Niscemi nei nuovi scenari di guerra? Dopo gli attacchi di oggi dell’ Iran alle basi americane in Iraq, sale la tensione. La rivendicazione è chiara: ‘La Sicilia, terra dalle mille difficoltà, sfruttata impunemente da chi ne ha bisogno a turno e per scopi diversi, ripudia la guerra!’. L’evento Facebook conta già centinaia e centinaia di partecipanti. Previsti pullman da diverse città per raggiungere la base americana, domenica alle ore 14“.

Una situazione prevedibile fin dall’inizio purtroppo. Tra fake news, smentite e proteste l’attenzione deve comunque rimanere alta. Il luogotenente Savoca ha confermato che “riguardo la base dell’Aeronautica Militare di Sigonella non c’è alcun cambiamento nello stato di allerta. Normale attività la nostra”.

“Per quanto riguarda i rischi per la Sicilia in generale collegati agli eventi degli ultimi giorni – ha concluso -, non possiamo esprimerci in merito e possiamo avere solo direttive da questo punto di vista. L’ente militare titolato a dare queste indicazioni generali è direttamente lo Stato Maggiore della Difesa tramite il Governo. A livello locale, i comandanti non possono dare queste informazioni, poiché non riguardano prettamente le istallazioni nostre“.

Insomma, il livello di allerta deve essere certamente abbassato dalla smentita del luogo di partenza del drone. È pur vero, però, che il botta e risposta tra USA e Iran non può passare inosservato e non può non accendere dei campanelli di allarme per il mondo, per l’Italia e per la Sicilia. Quest’ultima certamente nella lente d’ingrandimento per il tipo di basi che la “popolano”. (Fonte newsicilia.it)

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