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Caltanissetta, convegno al Cefpas: “Come Ali di Farfalla – Uscire dalle violenze si può, ma non da soli – Ecco Restart!”

Redazione

Caltanissetta, convegno al Cefpas: “Come Ali di Farfalla – Uscire dalle violenze si può, ma non da soli – Ecco Restart!”

Mer, 13/11/2019 - 17:18

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CALTANISSETTA – Si svolgerà a Caltanissetta il 15 novembre 2019 dalle ore 9 alle ore 13, presso la Sala Garsia del CEFPAS, il convegno “Come Ali di Farfalla – Uscire dalle violenze si può, ma non da soli – Ecco Restart!” promosso da Cooperativa Sociale Etnos quale evento conclusivo dell’omonimo progetto e quale evento di presentazione del primo anno di attività del progetto Restart! sostenuto da Fondazione con il Sud e Fondazione Enel Cuore ONLUS.

L’incontro si svolge con il patrocinio gratuito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, dell’Assessorato Famiglia, Poltiche Sociali e Lavoro della Regione Siciliana, del Comune di Caltanissetta, del CEFPAS, dell’ASP di Caltanissetta, dell’Ordine degli Psicologi e di quello degli Assistenti Sociali, dell’Associazione Galatea ONLUS e con la partecipazione dei partner del progetto Restart!: Fondazione Exodus, Università degli Studi di Catania e Cooperativa Colli Erei. Dopo i saluti istituzionali e la performance di Francesco Miceli, sono previsti gli interventi di Rita Mastrosimone (Consultorio Familiare Asp 2 Caltanissetta); Anna Giannone (Centro Antiviolenza Galatea); Marika Musicò, Roberta Butera e Maria Giusi Cannio della Cooperativa Etnos; Rossana Giambra (Asp 2 Caltanissetta); Prof. Orazio Licciardello (Università degli Studi di Catania).
Il consesso sarà moderato da Melina Scebba, e l’incontro sarà inoltre valido, dopo l’approvazione della richiesta di accreditamento all’Ordine Professionale Regionale degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia, per i crediti ICF per le assistenti sociali.

Il messaggio che si vuol trasmettere con il convegno Come Ali di Farfalla si può sintetizzate in due parole “Lasciare andare”. Uscire dalla violenza evoca un percorso di svincolo. La fase dello  svincolo o della separazione corrisponde, in termini di ciclo vitale, allo sviluppo di processi di individuazione che si realizza in forma di distacco dell’individuo dalla sua famiglia di origine.
Allo stesso modo tutte le relazioni di aiuto devono favorire nella persona il cammino verso la crescita e l’evoluzione. Svincolo e crescita=autonomia e indipendenza.
Nel convegno si cercherà di tracciare il percorso di accompagnamento che la donna vittima di violenza affronta per uscire dall’isolamento e dal senso di inadeguatezza nella quale si è trovata a vivere fino al
momento del primo contatto.
Si affronteranno, altresì, i sentimenti di vergogna, colpa e responsabilità come bagaglio di vissuti che la donna porta con sé e come conseguenza di anni di violenza subita.
Infine, quando la donna sarà riuscita a  prendere le distanze dal senso di responsabilità e sarà riuscita ad rafforzare l’immagine di sé, si potrà ipotizzare che il suo percorso verso l’autonomia è giunto al termine e bisognerà “Lasciarla andare” verso nuove strade, nuovi percorsi.
Il modello di relazione di aiuto suddiviso nelle tre fasi, conoscenza, consapevolezza, autonomia, sperimentato all’interno del progetto “Ali di Farfalla” della coop. Soc. “Etnos” ha permesso di poter sistematizzare un insieme di interventi che coinvolgono diversi attori del servizio pubblico e del privato sociale, e farli confluire in un unico obiettivo
comune che è una migliore qualità di vita della persona.

Il progetto “ReStart!”, che sarà presentato al convegno, è un progetto cofinanziato da Fondazione con il Sud e Fondazione Enel Cuore Onlus nell’ambito del bando “Terre Colte”. Il progetto vede come capofila la Cooperativa Sociale Etnos di Caltanissetta e come partners la Cooperativa Agricola Colli Erei, l’Università di Catania e la Fondazione Exodus di Don Mazzi. Il progetto prevede il recupero di un fondo agricolo di 11 ettari con annesso caseggiato, sito nel Comune di Centuripe (EN) e donato dalla Famiglia Romano che sarà utilizzato come struttura di accoglienza e recupero per donne svantaggiate attraverso la coltivazione dei fondi e l’allevamento. Il progetto punta inoltre a rivitalizzare il territorio attraverso la costituzione della rete degli “Eroi della Terra” volta alla promozione e commercializzazione delle produzioni agricole di qualità.