Maglietta con le maniche corte, pantaloni lunghi color chiaro, occhiali e cuffie per proteggersi dal rumore degli spari, un fucile automatico imbracciato e pronto a far fuoco: è stata anche diffusa la prima immagine dell’uomo che ha sparato all’esterno e all’interno del centro commerciale. La foto, scattata all’ingresso, è stata diffusa dal canale Ktsm. L’uomo – che è un ventunenne, secondo fonti della polizia – imbracciava un AK-47 kalashnikov.
La polizia, che ha invitato la cittadinanza a restare lontana dall’area del supermercato, sta setacciando l’area e si sono visti clienti lasciare l’edificio sotto lo sguardo vigile degli agenti. Sono stati isolati almeno tre locali all’interno dell’edificio, che non è lontano dall’aeroporto internazionale di El Paso. Tre dipendenti di Walmart sono riusciti a scappare e rifugiarsi in un ristorante vicino: “Sono scosse ma non ferite” ha raccontato il direttore del ristorante, Oscar Collazo.
“Non abbiamo mai pensato che qualcosa del genere potesse accadere così vicino a noi”, ha detto Collazo alla Cnn, “lo vedi sempre al telegiornale ma non pensi ti possa accadere finché non succede”. Il ristorante è uno dei tre esercizi che risultavano isolati dopo l’inizio della sparatoria insieme a Hooters e Red Lobster.
Un altro testimone ha dichiarato alla Cbs di aver sentito almeno 10 colpi di pistola mentre stava entrando da Walmart e di aver visto almeno una persona, una donna anziana, cadere a terra, non si sa se ferita o meno. Altri testimoni parlano di almeno sei persone trasportate in ospedale ma le loro condizioni non sono ancora note.
È il terzo caso in una settimana. Alcuni giorni fa due impiegati della stessa catena commerciale erano stati uccisi a colpi d’arma da fuoco a Southaven in Mississippi. Sabato scorso, un 19enne di origini italo-iraniane, con simpatie suprematiste, ha aperto il fuoco sulla folla al Festival dell’Aglio di San José in California. Morirono tre persone, tutti giovanissimi: un bimbo di 6 anni, un’adolescente di 13 e un ragazzo di 25.