Salute

Il ricordo: 6 agosto 1989, trent’anni fa ci lasciava il sindaco Giliberto

Redazione

Il ricordo: 6 agosto 1989, trent’anni fa ci lasciava il sindaco Giliberto

Lun, 05/08/2019 - 10:40

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Sono trascorsi, ormai, trent’anni da quella torrida estate del 1989… era il 6 Agosto, un giorno importante per la comunità nissena raccolta, con devozione, intorno alla statua del Cristo Redentore per la nota celebrazione della Trasfigurazione di Cristo. Negli stessi momenti in cui la maggioranza dei nisseni, come da consolidata tradizione,  festante e in giubilo, confluiva nella vetta del Monte San Giuliano per assistere alla santa messa, nella sua città natale, Calascibetta, provincia di Enna, il dottore Giliberto veniva a mancare a seguito di un improvviso arresto cardiaco che lo aveva colto mentre, da pochi mesi in pensione, con alcuni familiari, trascorreva le vacanze estive nei luoghi della sua fanciullezza. Furono vani i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del vicino ospedale di Enna, nessuno di questi riuscì a evitarne la dipartita. La vita lasciò il dottore Giliberto forse troppo presto; aveva solo 62 anni, padre di tre figli, ancora molto giovani e marito di Angela di 51 anni, originaria di Messina, che aveva conosciuto durante gli anni universitari.

Giuseppe Giliberto, per gli amici “Pino”, era nato a Calascibetta da Maria Giuseppa e Luigi , un noto artigiano xibetano, nel gennaio del 1927.

Dopo gli studi liceali, intrapresi in un collegio gesuitico e condotti con grande passione e zelo, decise si inscriversi alla facoltà di medicina nella città di Messina.

Con grandi sacrifici riuscì a concludere il suo percorso di studi e decise di trasferirsi con Angela, amabile compagna della sua vita, nella città di Caltanissetta per svolgere la professione di medico. In realtà la sua era una passione, anzi una vera e propria vocazione che lo portava a lavorare indefessamente dimostrando meticolosità e amore nei confronti dei propri mutuati, per lui, non semplici pazienti, ma veri amici con i quali intrattenersi ben oltre le canoniche prescrizioni mediche. Proprio in ossequio alla logica ippocratica della necessità di instaurare un rapporto confidenziale e dialogico tra il dottore e l’ammalato, come medico cercava sempre di preoccuparsi del benessere fisico-psichico dei suoi pazienti senza trascurarne anche i dettagli a prima vista irrilevanti. 

Per lui non esistevano attimi di riposo dacché anche la notte rispondeva alle chiamate recandosi a vegliare personalmente gli ammalati, spesso neppure suoi mutuati oppure trascorreva il tempo a studiare per tenersi aggiornato sulle ultime scoperte della medicina o per dedicarsi alla politica e alla sua città altra  grande passione.

Consigliere comunale ininterrottamente dal 1964 al 1989, anno della sua scomparsa, fu, successivamente eletto più volte assessore e in particolar modo con delega ai lavori pubblici, uno degli assessorati più ambiti ed importanti. Il suo cursus politico non si esaurì così poiché venne eletto sindaco del capoluogo nisseno per ben tre volte, la prima nel 1972, la seconda nel 1975, la terza nel 1980 e presidente della commissione regionale per la sanità. Anche all’interno del suo fedele partito, la Democrazia Cristiana, fu uno dei membri di spicco… amico dell’avvocato Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione Siciliana, fu segretario comunale della D.C. e ne fu anche il capogruppo nel consiglio provinciale. 

Nell’ambito della sua professione era anche dirigente dell’ I.N.A.I.L., componente dell’assemblea USL e insegnante di medicina del lavoro presso il magistero di servizio sociale.

Non mancò il suo impegno nel sociale essendo Presidente dell’Ente Provinciale del Turismo, membro, con la sua consorte, del Rotary Club di Caltanissetta per poi divenirne presidente nel 1989.

Acuto pensatore, amante della civiltà classica, in particolare del mondo greco e latino, sentì il bisogno di dare un nuovo slancio alla città di Caltanissetta facendosi promotore dell’apertura dell’Università di medicina. 

Uomo di larghe vedute, sognava l’apertura di un polo universitario , ben molti anni prima che venisse inaugurata ad Enna l’ormai rinomata università “Kore”, conscio dell’ ingente profitto che ne avrebbe tratto la comunità nissena tutta.

Si fece, altresì, promotore, al fine di gettare i semi per una vera fratellanza tra i popoli, del gemellaggio fra Caltanissetta e Rochester, guidando, con Angela sua moglie, la delegazione negli U.S.A. nei primi anni sessanta.

Fu vicino anche alla comunità ecclesiastica nissena essendo commendatore di Papa Paolo VI e fervente cattolico. Sempre vicino ai malati sentì il bisogno di offrire la sua professionalità per supportare quanti decidevano di partire per Lourdes tramite il treno bianco.

Ancora oggi dopo trent’anni rimane inalterata la stima di quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo stimandolo dal punto di vista umano e professionale