Salute

La docente sul commento choc del vice brigadiere ucciso: “Non ho scritto io quelle parole”. Avviata azione disciplinare, si muove anche la Procura.

Redazione 1

La docente sul commento choc del vice brigadiere ucciso: “Non ho scritto io quelle parole”. Avviata azione disciplinare, si muove anche la Procura.

Lun, 29/07/2019 - 23:44

Condividi su:

Si tinge di giallo la vicenda del commento choc alla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Eliana Frontini, l’insegnante di Novara che in un primo momento si era scusata per quel “uno in meno” che tanto sdegno ha suscitato, e’ uscita allo scoperto negando di esserne l’autrice. “E’ stato usato il mio account e il mio pc, ma non ho scritto io quelle parole. Quando verro’ sentita dall’Ufficio scolastico regionale”, che ha aperto nei suoi confronti un procedimento disciplinare, “diro’ chi e’ stato”. Nel frattempo si muove anche la procura di Novara, che ha aperto un fascicolo per vilipendio delle forze armate. “Chi mi conosce sa che non penso quelle cose”, afferma all’ANSA la signora Frontini, docente di Storia dell’Arte all’Istituto Pascal di Romentino. “Ho subito chiesto scusa, anche se mi rendo conto che si tratta di ben poca cosa rispetto alla gravita’ di quelle affermazioni – aggiunge – Ora, pero’, e’ il caso di riportare la vicenda alle sue dimensioni reali”. Nessun caso di hackeraggio, precisa la professoressa, dietro la quale potrebbe invece nascondersi un famigliare. “Si tratta di una persona che e’ pronta ad assumersi le proprie responsabilita'”, taglia corto la docente. Eliana Frontini e’ stata convocata per il 2 settembre dall’Ufficio procedimenti disciplinari dell’Ufficio scolastico regionale. E presto verra’ anche convocata dall’Ordine dei giornalisti, a cui e’ iscritta dal 1996. Perche’ nel giorno del funerale del vicebrigadiere dell’Arma, le parole che le sono state attribuite assumono una gravita’ ancora maggiore. “Fare il carabiniere non vuol dire dover essere ucciso. Nessuno si deve permettere di offendere una persona che rappresenta lo Stato”, dice Annamaria Stefanini, madre di Otello Stefanini, uno dei carabinieri vittima della banda della Uno bianca. “Lo sguardo del vicebrigadiere ucciso a Roma – insiste – era quello di un uomo buono e onesto. E’ inaccettabile che una persona che insegna nelle scuole dica certe cose. Venga a casa mia, cosi’ capira’ il dolore che puo’ segnare i genitori per la perdita di un figlio”. (ANSA).

banner italpress istituzionale banner italpress tv