Salute

Disabile lasciato a terra a Palermo, legali contro Volotea

Redazione

Disabile lasciato a terra a Palermo, legali contro Volotea

Mer, 26/06/2019 - 11:29

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PALERMO – Volotea si scusa con Michael Baioni Bechtol, ragazzo disabile paraplegico, cui e’ stato negato l’imbarco dalla compagnia aerea sul volo Palermo-Ancona, offre di rimborsargli un biglietto, ma poi sostiene di aver agito correttamente, perche’ la batteria al litio che muove la carrozzina e’ pericolosa in volo per la sicurezza degli altri passeggeri. “Cosi’ Volotea aggiunge al danno la beffa”. Lo affermano gli avvocati Corrado Canafoglia ed Elisa Pellegrini dell’Unione nazionale consumatori, che aggiungono: “Se l’operato di Volotea e’ stato corretto perche’ si scusa e perche’ vuole rimborsargli il biglietto? Non vogliamo l’elemosina, ma che sia fatta chiarezza su un comportamento assurdo, che non deve ricapitare piu’ a nessun altro disabile. Innanzitutto come puo’ affermare Volotea che la batteria al litio avesse potenza di 500 volt, considerato che la ditta produttrice della stessa in uso a Baioni non ne produce di tal voltaggio? Inoltre Baioni si e’ reso da subito disponibile a rimuovere la batteria”. Insomma, “non c’erano motivi di sicurezza per negare l’imbarco”, tanto che all’aeroporto di Ancona il personale della stessa compagnia, dopo le verifiche del caso, aveva imbarcato senza problemi Baioni e la sua carrozzina con quella batteria al litio. All’aeroporto diPalermo di fronte alle resistenze del responsabile check-in, subito Baioni aveva proposto di essere imbarcato senza la batteria al litio la lasciandola in custodia presso i carabinieri, dove sarebbe poi stata ritirata da una persona di sua fiducia. Solo dopo due ore di attesa il responsabile check-in ha acconsentito di imbarcare Baioni, ma quando questi tornava dopo 5 minuti accompagnato da un carabiniere al banco check-in, senza la batteria, il responsabile ha comunicato la chiusura dell’imbarco del volo, nonostante la compagna ed il minore avessero atteso il suo ritorno e fossero presenti gli addetti dell’assistenza disabili pronti ad accompagnarlo a bordo dell’aereo Baioni. E nonostante il gate di imbarco non fosse stato ancora aperto e l’aereo fosse in ritardo di oltre 30 minuti. “Baioni aveva tutto il tempo per essere imbarcato – continuano i legali – nessun motivo ostativo c’era per imbarcare Baioni privo della batteria al litio, ma soprattutto di abbandonarlo a se stesso. Dopo il negato imbarco il responsabile check-in non ha fornito alcuna assistenza ai tre passeggeri, non curandosi di prenotare loro un nuovo volo, di procurargli un pasto o un posto ove dormire, come previsto dalla normativa. Unico plauso va all’assistenza disabili e al carabiniere che ha chiesto alla societa’ di gestione dell’aeroporto di far accomodare i tre passeggeri in una sala dell’aeroporto sino al mattino seguente, peraltro in condizioni precarie e non certo comode per un disabile. Le scuse di Volotea non bastano, occorrono i fatti”. (AGI)

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