Salute

San Cataldo. La presidente Roberta Naro sul disposto scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio: “E’ un provvedimento che ferisce tutta la Città, ma che non deve essere etichetta”.

Redazione 1

San Cataldo. La presidente Roberta Naro sul disposto scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio: “E’ un provvedimento che ferisce tutta la Città, ma che non deve essere etichetta”.

Gio, 28/03/2019 - 13:38

Condividi su:

SAN CATALDO. Dopo il sindaco Giampiero Modaffari, in queste ore anche la presidente del consiglio comunale Roberta Naro ha inteso dire la propria a proposito della vicenda legata all’avvenuto scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose da parte del Consiglio dei Ministri. Lo ha fatto anche lei attraverso una nota che ha postato sulla sua pagina di facebook. Questo il suo contenuto:

<Sono moltissime le persone che in queste ore mi stanno contattando per dimostrare la propria solidarietà e delusione relativa l’avvenuto provvedimento di scioglimento del Comune di San Cataldo a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 26/03/2019, in quanto “all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”. Non è mia intenzione nascondere la profonda delusione, amarezza e rabbia che scaturisce da questa decisione, non conosco le motivazioni e non sono stata informata della relazione sottoposta al Consiglio dei Ministri, bisogna certamente comprendere le ragioni che hanno determinato lo scioglimento del Comune di San Cataldo, atti che appena possibile saranno richiesti e valutati anche dalla sottoscritta, ma non posso certamente esprimere diversamente il mio stato d’animo. Proprio in questo periodo di 5 anni fa “Riprendiamoci la Città” iniziava un percorso con la cittadinanza e per la Città di studio e confronto sui temi fondamentali che sarebbero stati alla base del programma elettorale e a sostegno delle elezioni 2014-2019, il programma elettorale di Giampiero Modaffari, Sindaco della Città di San Cataldo. La nostra esperienza nasce proprio dall’ideale di una politica diversa, non fatta dalle mere polemiche che servono a nulla se non, per qualcuno necessariamente, ad aumentare i problemi del nostro paese, ma una politica pulita, onesta, fatta di argomenti e soluzioni che negli anni è stata messa a disposizione della Città: un servizio quotidiano, senza sosta, fatto di presenza e sostanza, che la Città ha potuto toccare con mano! In 5 anni sono stata testimone di un lavoro da parte della Giunta Modaffari, e protagonista per quanto riguarda il ruolo da me rivestito, non indifferente, contraddistinto di abnegazione, disinteresse personale e puro sacrificio: non sono mai esistiti orari, problemi personali o familiari, motivazioni altrettanto importanti di fronte alle problematiche della Città: per me, questo sì, è l’esempio più alto di una Politica che mette al centro i propri Cittadini! Una politica lontana dai compromessi e dagli espedienti, una politica fatta di competenza, principi e fatti, non certo di parole che vengono sbandierate da tutti, soprattutto in questi giorni, ma che niente hanno a che vedere con la Politica. Leggeremo le motivazioni con attenzione, ma magari scopriremo che non è un caso che proprio con questa Amministrazione siano state scardinate posizioni e ruoli che hanno condizionato il lavoro amministrativo; che forse non è un caso che il puzzo del compromesso sia uscito dalle mura del Palazzo di Città proprio con l’ingresso di un “organo politico integro” e lontano da certe logiche. Di certo è un provvedimento che ferisce tutta la Città di San Cataldo ma che non deve essere etichetta: San Cataldo deve sentirsi quella che è, e non, come scritto da molti per pura propaganda politica e proprio tornaconto, mafia! San Cataldo è una Città laboriosa, dedita al sacrificio, che ha creduto nel cambiamento e che ha sostenuto nelle più piccole battaglie un volere allontanarsi dalle fondamenta del pensiero mafioso: perché “mafia” non è semplicemente la sparatoria per le strade della città, quella è solo la manifestazione di un atteggiamento e pensiero radicato nella supponenza e nella prepotenza di chi si pensa di essere al di sopra delle leggi e della moralità, atteggiamento assai lontano da questa parte politica di cui mi onoro far parte e soprattutto di questa mia Città, fatta di gente onesta che nulla a che vedere con il provvedimento preso. Non è il momento di abbattersi o arrendersi, anzi: spero che da questo possa nascere un nuovo sentimento sociale e politico che avvicini e interessi anche quella parte di Cittadinanza che è rimasta ai margini della vita politica>.

Pubblicità Elettorale