Salute

Turruni e Fontane Danzanti Dominici’s: cosa abbiamo imparato?

Marcella Sardo

Turruni e Fontane Danzanti Dominici’s: cosa abbiamo imparato?

Lun, 17/12/2018 - 18:39

Condividi su:

Si è conclusa con un tripudio di suoni, colori ed energia la festa del Turruni. Per due giorni il centro storico è stato inebriato di profumi invitanti e di racconti di una gloriosa tradizione. Il Torrone di Caltanissetta, già presente e rinomato oltre un secolo fa nel panorama culinario italiano, sta cercando di recuperare quel posto d’onore che gli spetta.

A concludere tutta la manifestazione è stata invitata la famiglia Dominici che, ottenuta la ribalta grazie a un apprezzato talent televisivo, è riuscita a trasformare semplici schizzi d’acqua in un’esplosiva armonia.

Per circa 40 minuti, dalla piazza Garibaldi, si sono diffuse lungo tutto il centro storico le melodie che fanno parte del panorama musicale italiano, omaggi a lungometraggi della Walt Disney e canti natalizi.

Nonostante il freddo pungente, dalla fontana del Tritone e fino alle scale della chiesa di Sant’Agata, una lunga scia di persone è rimasta ferma, calamitata, a guardare lo spettacolo.

Gli schizzi d’acqua, che alle altissime note raggiunte dalla voce registrata di Luciano Pavarotti, arrivavano vaporizzati anche nelle prime file di spettatori, hanno creato uno spettacolo affascinante e imperdibile.

Un turbinio emozionante soprattutto quando la pianista, scorrendo tra i tasti, ha abbinato all’acqua le sfumature di tutto l’arcobaleno e le vampate di fuoco.

L’esibizione si è conclusa con le note di “So this is Christmas”. Un canto natalizio elegante, armonioso e capace di toccare il cuore di chiunque lo ascolti. Oltre al fascino della melodia, però, è importante ascoltarne e assimilarne il testo.

Si tratta di un vero inno alla pace che invita a “sotterrare l’ascia di guerra” e andare avanti guardando il nuovo anno in arrivo. Un messaggio che dovrebbe essere colto da colori i quali rimangono fermi a guardare solo “ciò che c’è di sbagliato attorno a sé” ma anche da chi non riesce ad ascoltare i suggerimenti altrui rimanendo “arroccato” sulle proprie idee.

Non poteva, dunque, esserci chiusura migliore per la festa di un dolce che è sempre presente nelle nostre tavole. Caltanissetta ha risposto con grande chiarezza e ha dimostrato, ancora una volta, che è capace di scendere al centro storico e vivere la città se il programma degli eventi proposto è di qualità.

In questi due giorni, tra gli stand dei produttori di Torroni, in poche centinaia di metri, sono state allestite mostre fotografiche, esposizioni di presepi, “processi”, sbandieratori e fontane danzanti.

Una dimostrazione che, proprio come le fontane d’acqua ammirate ieri sera, nei cuori dei cittadini pulsano emozioni e desiderio di vitalità.

E se per Natale tutti dobbiamo imparare a essere “più buoni” forse sarebbe meglio iniziare a cogliere il messaggio imparando a essere più orgogliosi del nostro territorio.  Nel nuovo anno dobbiamo imparare a “far alzare i toni” di energia, vitalità e, soprattutto, fiducia per un futuro migliore.

La collera, la pungente ironia, il sarcarsmo, la presunzione, la superbia, invece, è meglio lasciarli indietro nel vecchio anno.

Pubblità Elettorale