Salute

Strage discoteca Ancona: sospettato per spray interrogato prossime ore 

Redazione

Strage discoteca Ancona: sospettato per spray interrogato prossime ore 

Dom, 09/12/2018 - 10:22

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ANCONA- Si sta stringendo il cerchio investigativo intorno alla persona che ha creato il panico all’interno della discoteca ‘Lanterna Azzurra Clubbing’, scatenando la ressa in cui sono morte 6 persone e una sessantina sono rimaste ferite. Gli investigatori stanno valutando in queste ore la posizione di un minorenne, residente in provincia di Ancona, che alcune secondo le testimonianze, avrebbe usato una bomboletta spray, contenente una sostanza urticante. Una bomboletta spray e’ stata ritrovata all’interno del locale ed e’ al vaglio del Ris.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, il giovane sara’ sentito quanto prima dal procuratore dei minori Giovanna Lebbroni, che conduce le indagini con il collega Paolo Gubinelli. Le testimonianze dirette dei feriti, confermate da uno dei soccorritori che hanno operato nell’emergenza di ieri, e i video registrati da coloro che erano all’interno del locale, hanno portato gli inquirenti a dare un volto e un nome al presunto autore. Tuttavia, trattandosi di un minorenne, che rischia di essere accusato di omicidio colposo plurimo, la Procura procede con estrema cautela. Anche in queste ore sono in corso, all’interno e all’esterno del ‘Lanterna Azzurra Clubbing’ i rilievi degli esperti della scientifica dei carabinieri.

Una strage causata dal panico scatenato da uno spray urticante spruzzato in un locale sovraffollato, con circa 500 giovani in piu’ della capienza consentita. Cosi’ al ‘Lanterna Azzurra Clubbing’ di Corinaldo, in provincia di Ancona, sono morti cinque ragazzi e una mamma di 40 anni altre 70 persone circa sono rimaste ferite, otto di loro in modo molto grave. Nel locale dove centinaia di giovani ballavano in sala in attesa del concerto del trapper Sfera Ebbasta, la tragedia si e’ consumata attorno all’una di notte. Il panico si e’ diffuso quando qualcuno – pare una ragazzina, ma resta da accertare – ha usato uno spray urticante. I giovani si sono lanciati in modo disordinato verso le uscite di sicurezza per poi riversarsi all’esterno su un ponticello le cui balaustre hanno ceduto (NELLA FOTO) facendo cadere decine di loro in un fossato da un’altezza di circa un metro e mezzo. Molti sono rimasti schiacciati nella calca. Sin dall’inizio si era capito che gli spettatori che affollavano il locale erano di molto superiori al numero consentito e in mattinata il procuratore della Repubblica, Monica Garulli, ha confermato che dal bordero’ della serata “risultano venduti 1.400 biglietti rispetto a una capienza massima di 871 persone”. la discoteca e’ stata posta sotto sequestro. Molti feriti sembrano confermare l’ipotesi che a scatenare l’inferno sia stato lo spray urticante. Giovanna Lebboroni, uno dei magistrati che sta indagando sulla strage, ha parlato di “gravi responsabilita’ penali” qualora l’ipotesi trovasse consistenza nelle testimonianze: i reati ipotizzati, infatti, sono di morte come conseguenza di un altro reato oppure omicidio preterintenzionale. Parallelamente, con l’aiuto dei vigili del fuoco, si lavora sulla verifica del rispetto di tutte le misure di sicurezza. Gli inquirenti hanno acquisito anche i filmati, postati in rete. I rilievi dovranno accertare se le strutture rispondevano alle norme in materia di sicurezza. Anche i titolari del ‘Lanterna Azzurra Clubbing’ sono stati ascoltati in mattinata. “E’ una tragedia che lascia impietriti, non si puo’ morire cosi'”, ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il pensiero di tutti – ha detto il Capo dello Stato – e’ di vicinanza e solidarieta’ alle famiglie delle giovanissime vittime, al loro dolore lacerante, e alle condizioni dei tanti feriti con l’augurio di pronta guarigione”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si e’ recato sul posto, ha parlato di “tragedia inaccettabile”. A Corinaldo anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Non si puo’ morire cosi’ a 15 anni, un pensiero e una preghiera per i sei morti di stanotte nelle Marche, e una speranza per i tredici feriti gravi ancora ricoverati”. Si e’ unito al dolore l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, assicurando che il governo fara’ “massima chiarezza sulla dinamica della vicenda”

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