Salute

Caltanissetta: Etnos racconta la disabilità con il video “Semplici emozioni”

Marcella Sardo

Caltanissetta: Etnos racconta la disabilità con il video “Semplici emozioni”

Mar, 18/09/2018 - 11:06

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Come poter stimolare la società e sensibilizzarla su una tematica sociale molto importante come quella della disabilità? Per la cooperativa Etnos la via più incisiva e diretta è quella legata alle “semplici emozioni”.

La disabilità fisica o mentale influenza sia la vita della persona coinvolta sia quella di tutto il suo nucleo familiare e affettivo. La routine quotidiana viene svolta seguendo differenti schemi organizzativi e, senza un adeguato percorso di accoglienza e inclusione, si rischia l’isolamento.

“Bisogna partire dalla base aiutando i bambini a non perdere quell’affettuosa spontaneità che li caratterizza – ha commentato il presidente della cooperativa sociale Etnos Fabio Ruvolo -. Un atteggiamento positivo e propositivo che serve come esempio e insegnamento per gli adulti”.

Per poter amplificare il messaggio e raggiungere il maggior numero di destinatari, Etnos ha scelto di utilizzare un particolare “megafono”: un videoclip della durata di circa 5 minuti. Il progetto è stato realizzato in sinergia con Marilena Faulisi e Giuseppina Amico, psicologhe della cooperativa sociale, Cristian Abbate, in qualità di regista e montatore, e 20 “piccoli volontari”.

Una comunicazione sociale ad alto impatto emotivo e veicolata attraverso diversi canali di diffusione.

“Il video è visibile su Youtube ma verrà proiettato anche durante incontri da programmare con bambini, adolescenti e adulti – ha commentato Pietro Fascianella durante la conferenza stampa di presentazione -. Molte persone pensano che noi disabili vogliamo restare isolati. Le istituzioni spesso ignorano le nostre difficoltà ma noi non ci arrendiamo e combattiamo per avere tutelati i nostri diritti”.

Il principale scoglio che si deve superare, per abbattere la barriera che divide il “noi” da “loro”, è legato alla paura del diverso. “I bambini sono lo specchio e il riflesso della società ma anche individui che, senza filtri, sono capaci di guardare chi sta di fronte senza pregiudizio” ha proseguito Ruvolo durante l’incontro.

Per i bambini intervistati, infatti, “disabilità” diventa sinonimo di “unicità”, caratteristica tipica di ciascun individuo.

“La comunicazione errata, anche manifestata involontariamente, genera paura – ha commentato Marilena Faulisi -. La conoscenza, libera dal dubbio dell’ignoto, crea confidenza e rispetto reciproco”.

Quella del videoclip è solo una delle tante iniziative promosse per supportare le persone disabili e le loro famiglie. Tutti progetti che la cooperativa sociale porta avanti con semplicità e spontaneità, caratteristiche necessarie per creare un’efficace e corretta inclusione sociale.

L’incontro è diventato anche uno spunto di riflessione per poter valutare come programmare i progetti futuri e quali “note” pizzicare per sensibilizzare la società. “Mio figlio è un ragazzo molto socievole e conosce tante persone – ha commentato il padre di uno dei ragazzi che frequenta il progetto “Raggi d’Isole” e partecipa al tg “E adesso viene il bello” -. Si ferma per strada, chiacchiera e saluta tutti ma, alla fine, nessuno lo chiama a casa o lo invita a uscire con il proprio gruppo di amici”. Un’integrazione, dunque, ancora lontana dal concetto di “inclusione”. Un obiettivo che Etnos vuole far raggiungere.

“Per poter veramente accogliere questi ragazzi non dobbiamo solo integrarli e far capire loro come vivere nella società – ha aggiunto la psicologa Giuseppina Amico – ma far scoprire agli altri che l’inclusione porta un valore aggiunto a ogni individuo. Ognuno partecipa alla vita sociale per quello che è come persona”.

Un progetto ancora in fase di realizzazione ma sul quale la cooperativa Etnos sta investendo molte energie e speranze è “La casa di José”. Si tratta di un luogo nel quale le persone disabili possono vivere in autonomia, accedere anche senza l’ausilio di un operatore e creare un’attività lavorativa che possa garantire quel sostentamento economico indispensabile per essere autosufficienti anche senza il supporto del nucleo familiare di origine.

Per vedere il video realizzato dalla cooperativa Etnos con i bambini è possibile digitare l’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=lRZEv6iszSI&t=2s

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