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M5s Caltanissetta, approvazione Bilancio: teatrino della politica, ecco il dietro le quinte

Redazione

M5s Caltanissetta, approvazione Bilancio: teatrino della politica, ecco il dietro le quinte

Sab, 21/07/2018 - 15:04

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Martedì 17 Luglio scorso, alle ore 18.00, viene convocato il Consiglio Comunale di Caltanissetta per l’approvazione del bilancio preventivo dell’anno in corso.
La seduta  inizia alle ore 19.20, risultano assenti sette consiglieri di opposizione: Adornetto, Calafato, Daniele, Del Popolo, Dorato, Ambra, Romano.
Dopo la Relazione dell’Assessore ai Beni Finanziari e Patrimoniali, avv. Maria Grazia Riggi, prendo  la parola  e mi rivolgo al Sindaco affinché  prenda atto dei numeri e della fine, quindi, dell’esperienza politica dell’Alleanza per la Città, proponendo di presentare pubblicamente  le proprie dimissioni al Consiglio Comunale. Avrebbe dovuto farlo contestualmente, anche la maggioranza assoluta dei componenti dello stesso, non appena fossero stati approvati il consuntivo 2017 e il preventivo 2018. 
Si sarebbero così evitate conseguenze negative per le casse e le attività amministrative del Comune, consentendo al Commissario,  nominato dalla Regione, di poter amministrare tranquillamente fino alle elezioni del prossimo anno.
Dopo alcuni chiarimenti tecnici, riguardo soprattutto il debito della partecipata Ato Ambiente CL1 spa, e l’intervento del Sindaco, dr. Giovanni Ruvolo, che declina la mia proposta, alle ore 22.45, sempre su mia richiesta, la seduta viene  sospesa per trenta minuti,al fine di sondare, per vie più brevi e meno formali, le eventuali valutazioni dei consiglieri sulla proposta stessa.
Approfittando della pausa, diversi consiglieri sono corsi a rifocillarsi, per poi, dopo più di un’ora, riunirsi tutti.
A questo punto la Presidente del Consiglio, d.ssa Leyla Montagnino, purtoppo in “ambigue vesti”, non essendo ancora ripresa la seduta ufficiale, si rivolge al sottoscritto, invitandomi a non proferir parola, poiché , afferma, conosceva il mio pensiero e  tutto era stato già detto in aula; rimanevano solo da “reperire”i voti necessari per approvare il bilancio.
Sono subito uscito dalla saletta, non solo perché infastidito per i toni e per il contenuto dell’intervento della Presidente, ma soprattutto perché avevo intuito che stava per aver luogo una di quelle attività, che, “altri”, chiamano “mediazione”, cui, ahimè non sono solito partecipare.
Prevedendo il frutto di tale “mediazione”- d’altronde non era molto difficile – la decisione più giusta, a questo punto é quella di di uscire dall’aula non appena sarebbe ripresa la seduta.
Dopo quasi due ore di attesa, in compagnia dei componenti della Giunta, pazientemente e tranquillamente in attesa dei numeri magici che sarebbero venuti fuori, alle ore 1.50, finalmente si appalesa il previsto frutto della “mediazione”.
Nei meandri dei corridoi di Palazzo del Carmine si perdono le tracce dei consiglieri Gruttadauria, Petitto, Ricotta, Rizza e Talluto e, compreso il redivivo Aiello, nel frattempo ritornato, si ripresentano in aula diciassette consiglieri, (ma guarda un po’) giusto uno in più del numero necessario per mantenere il numero legale e proseguire serenamente!
Ricominciata la seduta, fatte le mie rimostranze alla Presidente del Consiglio per l’atteggiamento avuto nei miei confronti, comunico la mia decisione e, atteso il rientro del consigliere Dolce, nel frattempo di nuovo uscito, lascio l’aula, rimettendo alla valutazione dei presenti gli emendamenti da me presentati, che prevedevano di allocare centocinquantamila euro in più sul capitolo di spesa per la manutenzione delle strade e che sono stati (ovviamente) bocciati.
Da notizie di stampa, ho poi appreso, che il previsto frutto della “mediazione” si è concretamente materializzato quasi all’alba, con due astenuti, Favata e Licata, cinque “no”, Aiello, Bruzzaniti, Failla, Maira e Dolce, e nove “si”, Giugno, La Rocca, Mazza, Bellavia, Tesauro, Alaimo, Mannella, Scalia e Montagnino, giusto due in più del totale dei “no” e degli astenuti.
…E infine, udite udite … ! 
In conferenza dei capigruppo, dalla quale mi sono, ancora una volta, dissociato (allontanandomi giovedì 19 luglio), come fosse un kamikaze, si decide di riconvocare il Consiglio comunale per rivotare il Bilancio Consuntivo che era stato già bocciato giorni fa.
Ma come si fa a riconvocare un consiglio sul medesimo tema se lo stesso si è già espresso?
Il regolamento (art. 38 comma 4) presuppone motivazioni molto consistenti, non certo una semplice e blanda relazione, per ritrattare la stessa deliberazione che già era stata bocciata.
Non intendo essere più complice di questo assurdo teatrino neanche per un minuto.

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