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Serradifalco. Una quindicina di ricorsi alla Commissione tributaria provinciale avverso la Tarsu 2011.

Redazione 1

Serradifalco. Una quindicina di ricorsi alla Commissione tributaria provinciale avverso la Tarsu 2011.

Mer, 08/03/2017 - 23:16

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SERRADIFALCO. Ci sono stati alcuni contribuenti serradifalchesi che hanno deciso di impugnare avvisi di accertamento della Tarsu, la tassa sui rifiuti, ritenendo contengano profili di illegittimità. Sono una quindicina i ricorsi presentati alla Commissione Tributaria Provinciale di Caltanissetta da contribuenti serradifalchesi avverso gli avvisi di accertamento per rettifica delle superfici dichiarate ai fini Tarsu per il 2011 e per omesso e/o parziale pagamento della Tarsu relativa al medesimo anno. A patrocinare i ricorsi è l’avv. Davide Middione. Secondo i ricorrenti sarebbero diversi i profili di illegittimità degli avvisi censurati. Inoltre, lamentano che si sarebbe anche registrata la violazione di diversi articoli del Decreto legislativo 507/93 (istitutivo della Tarsu) come il difetto di sottoscrizione degli avvisi da parte del funzionario responsabile del tributo, nonchè la violazione del principio della motivazione degli atti così come previsto dallo Statuto dei diritti del contribuente. I contribuenti serradifalchesi si sono rivolti alla Commissione tributaria provinciale per ottenere l’integrale annullamento degli avvisi impugnati che variano da un minimo di 500 euro ad oltre 7000 euro ciascuno. La legge prevede che il termine per impugnare questi avvisi è di 60 giorni decorrenti dal ricevimento della raccomandata postale contenente gli avvisi di accertamento.

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