SANTA CATERINA. Le indagini per la morte di Giuseppe Saporito, l’operaio caterinese di 42 anni morto a seguito di una caduta da un traliccio in contrada Anghillà, nelle vicinanze di Caltanissetta, hanno fatto registrare l’iscrizione nel registro degli indagati di due persone. Il pubblico ministero Irene Frudà, come atto dovuto, ha notificato un avviso di garanzia ai due titolari dell’impresa “Icoimel Srl” di Caltanissetta per consentire l’autopsia sul corpo dell’elettricista. Restano da chiarire le cause che hanno portato alla morte di Giuseppe Saporito che, al momento della tragedia, con una squadra di operai della ditta in cui lavorava stava effettuando un intervento di manutenzione all’impianto di rete elettrica. Le indagini sono state affidate ai poliziotti della Divisione Amministrativa, coordinate dal primo dirigente Michele Emma. A seguire per conto dei familiari di Giuseppe Saporito l’evolversi delle indagini è stato nominato da parte degli stessi l’avv. Alberto Fiore. In attesa poi che venga effettuata l’autopsia sul corpo dell’operaio e la salma venga restituita dall’autorità giudiziaria ai familiari per le esequie, a Santa Caterina è stato proclamato dal sindaco il lutto cittadino e sono state sospese le attività dai commercianti per il periodo estivo sino alla celebrazione dei funerali dell’operaio.
Due persone iscritte nel registro degli indagati per la morte dell’operaio caterinese ad Anghillà.
Dom, 14/08/2016 - 16:51
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