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Caltanissetta, furibonda lite al termine della partita “giovanissimi” Nissa – Leoni Catania: genitore catanese colpisce arbitro con un pugno

Redazione

Caltanissetta, furibonda lite al termine della partita “giovanissimi” Nissa – Leoni Catania: genitore catanese colpisce arbitro con un pugno

Lun, 07/03/2016 - 11:29

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CALTANISSETTA – Ancora una volta il calcio giovanile è teatro di risse ed episodi di violenza che ammorbano uno sport  che di ‘sportivo’, complici genitori e allenatori, ha sempre meno. L’ultimo grave fatto si è verificato ieri pomeriggio, domenica 6 marzo allo stadio Palmintelli. Secondo la prima sommaria ricostruzione operata dagli agenti di Polizia di Stato, sezione Volanti, intervenuti sul luogo, un catanese dopo aver inveito contro l’arbitro che, a suo dire, ha insultato il figlio in campo, lo avrebbe anche colpito con un violento pugno alla nuca. La lite è scoppiata al termine del match, categoria giovanissimi regionali, tra Nissa e Giovani Leoni di Catania

Il direttore di gara, soccorso dalle forze dell’ordine, ha raccontato che, poco prima del loro arrivo, era intervenuto poiché alcuni giocatori delle due compagini, a bordo campo, si picchiavano violentemente con calci e pugni. La giacchetta nera, una volta sedati gli animi e attribuite le responsabilità, ha cercato di comminare la sanzione disciplinare sportiva del cartellino rosso ad alcuni giocatori della squadra ospite, quando è stato bloccato al polso dall’allenatore della stessa e ha avvertito un forte dolore alla nuca poiché colpito alle spalle con un pugno.

I poliziotti, dopo la telefonata dell’aggredito al 113, hanno identificato l’autore del pugno, padre di uno dei ragazzi della squadra ospite. L’aggressore ha riferito agli agenti di essere presente allo stadio per seguire la partita del figlio e, al termine della stessa, di essersi spostato sul campo da gioco per ‘dividere’ i giovani intenti a picchiarsi. L’uomo ha poi spiegato di aver inveito contro l’arbitro poiché questi aveva offeso il proprio figlio.

L’uomo, sulla base della querela presentata dall’arbitro, che ha riportato lesioni refertate presso l’ospedale Sant’Elia e giudicate guaribili in 3 giorni, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di lesioni personali.

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