Salute

Frana viadotto: entro primavera 2018 ripristinato tratto A19

Redazione

Frana viadotto: entro primavera 2018 ripristinato tratto A19

Lun, 16/11/2015 - 12:58

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pilone-autostrada-palermo-catania-PALERMO – Chiuso il capitolo bretella, gli sforzi sono ora orientati sull’autostrada A19 danneggiata dal cedimento del pilone provocato da una frana all’altezza del viadotto Himera. L’obiettivo temporale e’ fissato sulla primavera del 2018. Il 10 ottobre e’ partita – e’ stato ricordato stamane nel corso dell’incontro in prefettura, a Palermo, nel giorno dell’inaugurazione del bypass stradale – la demolizione della campata del viadotto direzione Catania danneggiata dalla frana, per un importo di 2,3 milioni di euro. Le operazioni di demolizione saranno completate entro dicembre. Il 2 dicembre saranno avviate le procedure di autorizzazione ambientale del progetto di ripristino definitivo dell’autostrada. Il nuovo tratto di viadotto Himera sara’ in acciaio, con tre campate di grande luce per uno sviluppo complessivo di 270 metri. La campata centrale di luce 130 metri consentira’ di scavalcare tutta la parte centrale del corpo di frana, mentre le due pile e le relative fondazioni, posizionate ai margini della frana saranno dimensionate per resistere al complesso quadro geomorfologico esistente sui versanti. Il progetto esecutivo sara’ ultimato entro il giugno 2016 per il successivo appalto dei lavori, della durata di 18 mesi. Entro la primavera 2018 il tratto autostradale sara’ nuovamente disponibile a due corsie per senso di marcia, senza interruzioni.

L’intervento e’ compreso nell’ambito del piano di riqualificazione da 842 milioni di euro dell’intera A19. Subito dopo il movimento franoso dello scorso 10 aprile, che ha provocato gravi danni al viadotto Himera, e’ stato immediatamente attivato un sistema di monitoraggio finalizzato al controllo di eventuali spostamenti degli impalcati e del fronte della frana. Attualmente e’ in esercizio un sistema di monitoraggio integrato topografico e geotecnico, basato su una stazione totale robotizzata di alta precisione per il controllo topografico di prismi riflettenti fissati sui cordoli degli impalcati di e strumentazione geotecnica per le letture di 9 inclinometri e 9 piezometri a tubo aperto. “Sono lavori molto articolati – ha detto il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – che prevedono di intervenire su tutte le strutture dell’autostrada, pavimentazione, segnaletica, barriere di sicurezza, gallerie e tutte le opere a regola d’arte. Buona parte di queste opere sono sul viadotto e lo sforzo principale saranno i collaudi”. Nel frattempo, ha aggiunto, “stiamo provando a continuare nella demolizione per vedere staticamente se quanto rimasto in piedi e’ in grado di reggere il traffico. Questo sara’ possibile verificarlo a fine dicembre e con il collaudo statico che sara’ a gennaio, come previsto dagli interventi. C’e’ un progetto di realizzazione del nuovo ponte che in area protetta richiedera’ tempi piu’ lunghi. Il completamento dell’opera e’ previsto con appalto pubblico e autorizzazione e non con procedure accelerate come quelle della protezione civile adottate per la bretella”.

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