SAN CATALDO. Il Pd di San Cataldo, tramite un comunicato a firma del vice presidente Marco Andaloro, ha affrontato il tema legato al problema del randagismo. Nel comunicato, in particolare, è stato evidenziato: “Il Pd accoglie con favore la scelta dell’Amministrazione Comunale di cambiare rotta e progetto su un tema così importante per la collettività, quale quello del randagismo; da diversi mesi, assieme anche a diverse forze politiche di opposizione, denunciamo gli errori in merito alle iniziative tese a risolvere il problema randagi portate avanti dall’Amministrazione Modaffari. Abbiamo assistito, in pompa magna, a “gabbie” in giro per la città, a tanti post sui social network, a tante delibere di Giunta prima approvate, poi rettificate, poi ancora annullate, ma non abbiamo visto alcun miglioramento del problema, solo tanta confusione”. Il Pd ha poi sottolineato: “La sterilizzazione e reimmissione in libertà dei cani è prevista come ultima estrema possibilità, e invece a San Cataldo, in fretta e furia, sono state predisposte le “gabbie”, prelevati solamente una quindicina di cani (l’assessore al ramo ha affermato ci siano circa duecento randagi in circolazione), subito sterilizzati e rimessi in circolazione”. Secondo il Pd: “Il fallimento di tali scelte era annunciato e sono sempre più numerosi i cittadini che quotidianamente si lamentano per danni o pericoli derivanti dalla massiccia presenza di randagi in città, per di più raggruppati in branchi, facendo pervenire persino una denuncia per un’auto danneggiata dai cani in questione. Fortunatamente non è accaduto nulla di più grave e la decisione di incentivare l’adozione segna certamente un cambio di rotta. Si tratta di un’ammissione: le opposizioni, a differenza di quanto conclamato, lavorano per il bene della città. Il Pd può vantare di aver portato tanto in Consiglio, quanto fuori, proposte concrete e soluzioni per risolvere il problema”. Nel comunicato il Pd ha poi esternato la propria preoccupazione in quanto, a suo modo di vedere: “Le scelte prese sul randagismo testimoniano una mancanza di progettualità preoccupante”. Ed ha poi indicato i punti che ritiene insufficienti: “va innanzitutto predisposto un serio piano di controlli, affinché tutti i cani tenuti dai cittadini siano iscritti all’anagrafe canina, nonché per evitare fenomeni di abbandono con l’arrivo della stagione estiva; inoltre la scelta di incentivare gli affidamenti soltanto dopo la sterilizzazione, oltre che andare in contrasto con la legge regionale, può influenzare negativamente chi ha intenzione di adottare un cane. Ancora va pianificata la comunicazione e sensibilizzazione sul tema, ad oggi assolutamente inesistente, attraverso incontri con le scuole, i comitati e le associazioni, e riteniamo necessario un tavolo tecnico assieme alle associazioni animaliste, all’Asp, ai veterinari, a tutti i soggetti interessati, la cui attivazione ai fini dell’affido è fondamentale. Nulla infine è stato predisposto in merito a un ipotetico “affido dei randagi a cooperative di giovani disoccupati o associazioni Onlus di tutela degli animali”, come era stato promesso soltanto un anno fa in campagna elettorale”. Pertanto, in definitiva, il Pd, pur se soddisfatto del cambio di rotta, “ritiene necessario predisporre un piano definitivo per la risoluzione del problema, con la partecipazione di tutte le realtà sociali. A tal fine manifestiamo per l’ennesima volta la nostra disponibilità a collaborare, con un sostegno concreto, per garantire un miglioramento della qualità di vita e sicurezza dei cittadini, debellando il randagismo”.
San Cataldo. Il Pd sul randagismo: “Necessario predisporre un piano definitivo per la soluzione del problema”.
Mar, 23/06/2015 - 17:54
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