SERRADIFALCO. Dopo alcuni giorni nei quali, a seguito della protesta dei dipendenti a tempo indeterminato dell’Ato Cl1, i rifiuti solidi urbani non sono stati raccolti, con la decisione da parte degli stessi di interrompere la protesta, ormai è stata azzerata la raccolta di rifiuti nel centro abitato, per cui la situazione è tornata alla normalità. C’è da dire che la protesta da parte dei dipendenti era stata originata da una serie di ragioni. Prima fra tutte il mancato pagamento di 5 mensilità arretrate, e poi anche il mancato rinnovo del contratto ai dipendenti a tempo determinato, il mancato passaggio dall’Ato alla Srr, e la necessità di manutenzione per i camion auto compattatori. Il sindaco ha assicurato che ai dipendenti saranno corrisposte due mensilità dopo di che, quanto prima, si provvederà al pagamento anche delle altre mensilità spettanti ai lavoratori. Il sindaco, ad un certo punto, aveva dovuto ricorrere all’emissione di una ordinanza con la quale aveva intimato all’Ato Cl1 e ai lavoratori di riprendere il servizio di raccolta dei rifiuti. Il sindaco aveva anche ribadito che una protesta non sostenuta sul piano della legge avrebbe potuto configurare l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio. Insomma, le tensioni non sono mancate ma alla fine sembra proprio che la situazione sia tornata alla normalità, anche se i dipendenti hanno fatto sapere di aver ripreso la raccolta dei rifiuti per i cittadini e non certo per il sindaco o per l’Ato Cl1. Alla fine cassonetti svuotati e ritorno alla normalità anche se non sono mancati gli atti vandalici. Come quello che ha visto l’incendio di altri quattro cassonetti tra Via delle Miniere e Via Turati (nella foto), o come l’abbandono di rifiuti accanto la chiesa dell’Immacolata nonostante il divieto di conferirvi rifiuti collocatovi da parte del Comune. E lunedì l’avvio dell’iter per il pagamento di due mensilità arretrate ai dipendenti dell’Ato Cl1.