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Confiscati beni per 15 milioni a eredi di imprenditore trapanese deceduto

Redazione

Confiscati beni per 15 milioni a eredi di imprenditore trapanese deceduto

Mar, 08/04/2014 - 10:22

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sequestro diaTRAPANI – Confiscati dalla Dia beni per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro. Il provvedimento patrimoniale e’ stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani a conclusione di un procedimento di prevenzione avviato su proposta del direttore della Dia nei confronti degli eredi di un imprenditore trapanese operante nel settore dei trasporti alimentari e deceduto da tempo, ritenuto vicino a Cosa Nostra. – La misura patrimoniale riguarda i benei riconducibili a Ignazio Miceli, secondo la Dia inserito nella famiglia mafiosa di Marsala e per questo arrestato nel 2003 sulla base di dichiarazioni del collaboratore di Giustizia Mariano Concetto nell’a,bito dell’operazione “Progetto Peronospera”. Condannato in primo grado a sei anni e otto mesi, Miceli su asssolto in appello nel marzo del 2008. In quegli anni, l’azienda “A.F.M. Trasporti”, intestata a terzi ma secondo la Dia facente capo a Miceli, si era espansa nel settore della distribuzione di prodotti ortofrutticoli nei mercati del Sud Italia, per gli inquirenti anche grazie ai condizionamenti del clan camorristico dei Casalesi e in particolare dell’ala Schiavone, e al loro patto con Gaetano Riina, fratello del capo di Cosa nostra, Toto’. Miceli sarebbe stato beneficiario di questo accordo, peraltro oggetto di un’indagine che ha portato al sequestro di beni e attivita’ per 250 milioni nel Mercato ortofrutticolo di Palermo.

   La confisca ha colpito l’intero capitale sociale e il compendio aziendale della “A.F.M. Trasporti srl”, della “Euro frigo Marsala societa’ cooperativa”, della “A.F.M. Autofrigo Marsala societa’ cooperativa”, di due terreno, di 53 automezzi commerciali e rimorchi isotermici, di 8 rapporti bancari.

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