CALTANISSETTA – E’ stato catturato dall’autorità tedesca Giuseppe Enzo Di Gioia, nato ad Agrigento il 01.02.1974, su segnalazione della squadra Mobile di Caltanissetta e dell’ INTERPOL di Roma, in quanto colpito da Mandato di Arresto Europeo in relazione ad un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 19.08.2013 dalla Procura Generale della Repubblica c/o la Corte di Appello di Palermo, dovendo lo stesso espiare la pena di anni 2 mesi 11 giorni 9 di reclusione. L’arrestato era stato riconosciuto colpevole dei reati di tentata estorsione ed estorsione. Le indagini hanno preso avvio nell’agosto del 2013 quando il DI GIOIA, condannato alla pena summenzionata, si rendeva irreperibile dall’ultima sua residenza conosciuta ossia quella del comune di Sommatino (CL) sottraendosi all’esecuzione della sentenza divenuta irrevocabile.
La Squadra Mobile, incaricata del rintraccio del DI GIOIA in territorio nisseno, si è immediatamente attivata. Le indagini esperite hanno consentito di appurare che da tempo la moglie, unitamente al proprio nucleo familiare composto da tre figli minori, era emigrata in Germania. Ha acquisito corposità l’ipotesi che il latitante potesse risiedere con i congiunti. Il riscontro di tale intuizione investigativa è arrivata puntuale attraverso un ulteriore accertamento a carico del catturando: lo stesso era stato ritratto in una foto mentre si trovava, in data 10.12.2010, all’interno di un ristorante tedesco.
Pertanto, veniva richiesto ed emesso dalla Procura Generale della Repubblica c/o la Corte di Appello di Palermo il provvedimento M.A.E. che ha consentito di bloccare il latitante a Schengen. La polizia tedesca, su impulso della Mobile nissena, ha fatto scattare le manette ai polsi di Di Gioia che è stato, poi, estradato.

