Salute

Ci lascia Agnese Borsellino. Non ha mai smesso di chiedere verità e giustizia

Michele Spena

Ci lascia Agnese Borsellino. Non ha mai smesso di chiedere verità e giustizia

Dom, 05/05/2013 - 11:57

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CALTANISSETTA – “Stamattina se n’è andata la signora Agnese Borsellino. I figli desiderano che oggi sia un momento di preghiera strettamente privato nel rispetto di una perdita che ha una dimensione prima di tutto familiare”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dai figli della vedova di Paolo Borsellino – Lucia, Manfredi e Fiammetta – che invitano al rispetto del loro dolore chiedendo di considerare questo come un momento strettamente privato. I funerali sono previsti per domattina alle 9.30 nella chiesa di S. Luisa di Marillac, la stessa dove si svolsero le esequie del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio. “La Fondazione intitolata a Paolo Borsellino e a tutte le vittime della mafia – conclude la nota – ha messo a disposizione la mail info@progettolegalita.it per raccogliere eventuali messaggi di testimonianza di affetto e considerazione per la Signora Agnese che non ha mai smesso di chiedere, insieme ai figli, che sia fatta verità e giustizia”.

E proprio la battaglia per conoscere la verita” sull’eccidio di via D’Amelio, che ha ancora tanti lati oscuri, ha impegnato la vedova del giudice nei suoi ultimi anni di vita. Citata a deporre nell’ultimo processo per la strage, in corso a Caltanissetta, avrebbe dovuto ripetere in aula le confidenze ricevute dal marito poco tempo prima di morire. “Paolo mi accennò che c’era una trattativa tra la mafia e lo Stato. – ha raccontato ai pm la vedova – Dopo la strage di Capaci mi disse che c’era un colloquio tra mafia e pezzi infedeli dello Stato”. La donna parlò di un Borsellino “sconvolto” mentre le rivelava di avere saputo che l’ex capo del Ros, Antonio Subranni, era “punciuto” (uomo d’onore, ndr). “Paolo mi disse – ha raccontato la donna – ‘mi uccidera’ la mafia ma solo quando altri glielo consentirannò”. I verbali dei suoi interrogatori sono stati acquisiti anche al processo al generale dei carabinieri Mario Mori. La malattia le impedì di essere presente in aula a ripetere quelle parole.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla famiglia Borsellino il seguente messaggio: “Ho appreso con grande commozione e tristezza la notizia della scomparsa di Agnese Borsellino, degna e ammirevole consorte del grande magistrato divenuto con il suo sacrificio simbolo sempre vivo della lotta contro la mafia. Desidero ricordare di Agnese Borsellino la esemplare sobrietà e misura in tutte le occasioni di pubblica celebrazione della figura del marito, la personale gentilezza e amichevolezza sempre mostrata nei miei confronti. Partecipo con forti sentimenti di vicinanza al dolore dei famigliari, e in particolare del figlio Manfredi, che ha raccolto l’esempio paterno di dedizione e servizio allo Stato”.

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