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Guerra di mafia di Riesi, nove condanne nel processo d’appello “Venerdì Nero 2”

Redazione

Guerra di mafia di Riesi, nove condanne nel processo d’appello “Venerdì Nero 2”

Mar, 09/04/2013 - 10:21

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CALTANISSETTA – Resta in piedi la tesi accusatoria che vede nei componenti del clan mafioso riesino dei Cammarata i responsabili di cinque omicidi ed un tentato omicidio commessi durante la guerra di mafia contro la cosca rivale dei Riggio, tra il 1996 ed il 1998. Resta senza colpevoli l’omicidio di Giuseppe Pasqualino, per il quale sono stati assolti i capimafia Pino e Vincenzo Cammarata dall’accusa di essere i mandanti.

Con il dispositivo letto alle 20:50 di ieri sera la Corte d’Assise d’Appello presieduta da Miriam D’Amore (consigliere Giovanni Tomaselli) ha inflitto il carcere a vita agli stessi Pino e Vincenzo Cammarata ed a Massimo Amarù, Orazio Buonprincipio, Gaetano Cammarata, Gaetano Scibetta, Giuseppe Toscano, e Carmelo Vasta, mentre sono stati inflitti 18 anni e 6 mesi al collaboratore di giustizia Calogero Barberi, visto il contributo dato alle indagini di Carabinieri e Procura, nell’inchiesta ribattezzata “Venerdì Nero 2” e sfociata poi nel processo chiusosi ieri sera. Nel dettaglio la Corte ha assolto Pino e Vincenzo Cammarata per alcuni episodi: Pino è stato assolto per l’omicidio di Gaetano Carmelo Pirrello, Vincenzo per lo stesso omicidio Pirrello e per il delitto Pasqualino. Inoltre Gaetano Cammarata è stato assolto dall’accusa di avere eseguito l’omicidio Pasqualino ed il tentato omicidio dell’ex sindaco di Riesi Rosario Pistone, che pur rimanendo ferito ad un occhio dai colpi di mitra, scampò miracolosamente alla morte nel febbraio ’98.