CALTANISSETTA – Ha rischiato di morire per aver mangiato la “belladonna”, pianta a fiore velenosa nota per gli effetti devastanti e immediati che ha sull’uomo. Protagonista della vicenda a lieto fine un licatese, oggi salvo grazie ad un’operazione coordinata dal 118 nisseno. L’uomo, la sera di lunedì aveva cenato con la cicoria amara raccolta qualche ora prima in campagna. Tra le foglie della pianta, che spesso finisce tra i nostri piatti e risulta ancor più gradita dai nostri nonni, c’era anche qualche foglia di bella donna. Il licatese appena qualche minuto dopo ha cominciato a sentire i tipici sintomi dell’avvelenamento (difficoltà a deglutire, tachicardia, febbre, mucose secche) per entrare, poco dopo, in coma. Allertato il nostro 118 ha coordinato una tempestiva operazione che ha permesso all’uomo, oggi ricoverato all’ospedale di Agrigento, di salvarsi. Il nostro elisoccorso si è alzato in piena notte per recarsi all’ospedale “Cervello” di Palermo, oggi diretto da Giacomo Sampieri, dove è stato preso l’antidoto per contrastare i nefasti effetti della belladonna che è stato subito portato ad Agrigento.
Un licatese avvelenato dalla “belladonna” salvato dagli operatori del 118 nisseno
Mer, 16/01/2013 - 08:12
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