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Provocò la morte di una giovane con un gioco erotico, condannato l’ingegnere di origine mussomelese

Redazione

Provocò la morte di una giovane con un gioco erotico, condannato l’ingegnere di origine mussomelese

Mer, 16/01/2013 - 00:23

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Soter Mulé

ROMA – Quattro anni e otto mesi di reclusione per le accuse di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento e lesioni colpose: è la condanna che il gup Giacomo Ebner ha inflitto all’ingegner Soter Mulè di 45 anni, mussomelese di origine, che nella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2011 provocò la morte di una giovane di 23 anni, Paola Caputo deceduta per soffocamento mentre partecipava ad un gioco erotico conosciuto come bondage.

Il fatto avvenne in un garage di un palazzo affittato alla periferia di Roma dall’Agenzia delle entrate e dall’Enav in località Settebagni. Questo per quanto riguarda l’accusa di omicidio colposo mentre per l’accusa di lesioni era stata contestata a Mulè per aver coinvolto un’altra ragazza che riuscì però a salvarsi.

Il gup di Roma al termine di un processo svolto con rito abbreviato ha derubricato l’accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo (in considerazione del fatto che le due ragazze avevano acconsentito a svolgere la pratica erotica) con l’aggravante della previsione dell’evento. Il gup Giacomo Ebner ha accolto in pieno la richiesta di condanna formulata dalla procura. Mulè è accusato anche di lesioni colpose gravi per aver mandato in coma un’altra ragazza coinvolta nella pratica conosciuta come shibari, una sorta di bondage giapponese.

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