E’ il primo passo per il “Grande fratello”. Un passetto si potrebbe dire. L’inizio di un progetto più ampio, che potrebbe portare alla creazione di un sistema di videosorveglianza. Ma al momento, di soldi in cassa necessari a posizionare le telecamere negli angoli di Mussomeli non vi è nemmeno l’ombra, così come i bandi pubblici che sosterrebbero investimenti ad hoc sono fermi al palo. Che fare dunque? Come rendere possibile l’aiuto della tecnologia al lavoro della polizia municipale? Senza grandi ambizioni, il comandante dei vigili urbani Vincenzo Calà, nell’attesa di giorni migliori e di casse più floride, ha investito una parte dell’incasso ottenuto dalle multe elevate nel 2012, per comperare la prima di una serie (ci si augura lunga) di telecamere per la videosorveglianza delle aree pubbliche. Una videocamera tecnologicamente avanzata, che di volta in volta verrà posizionata nei punti critici della città. Servirà da ausilio alle indagini, ma anche per la prevenzione di determinati reati. “Abbiamo cominciato ad utilizzarla per reprimere i reati ambientali- spiega il comandante Calà- l’abbiamo posizionata in un luogo troppo spesso violentato dalla brutalità dell’uomo. E così continueremo nell’avvenire”. Sotto la lente d’ingrandimento ci saranno le aree periferiche vittime dell’incuria e sacrificate all’inciviltà dei cittadini. La videocamerà sorveglierà parcheggi, come quello del piazzale Stadio, convertito dai soliti barbari metropolitani in una sorta di discarica abusiva, dove sembra lecito abbandonare di tutto, e più ingombrante è il rifiuto meglio è. L’occhio indiscreto della telecamera poi vigilerà nei pressi di determinate zone di raccolta della spazzatura. La priorità sembra quindi la salvaguardia dell’ambiente. D’altronde il corpo di polizia municipale da anni è sensibile alla lotta alle brutture e alle violenze perpetrate sulla natura, tanto che è stato dato vita ad un Nucleo interno al comando, il Nucleo ambientale appunto, che di recente ha ottenuto importanti successi. Ma non è escluso che in futuro, in chiave di lotta al vandalismo, possa essere impiegata per il controllo delle ville comunali. “E’ un sistema mobile che di volta in volta verrà posizionato in base alle esigenze di controllo del territorio. E’ solo l’inizio, speriamo in futuro di potere comprare altre telecamere in modo da dare vita ad un vero e proprio sistema di videosorveglianza della città”. E’ questo l’augurio formulato dal maggiore Vincenzo Calà che purtroppo cozza con una realtà fin troppo stropicciata dalla penuria di fondi.
Mussomeli, con i soldi delle multe i vigili investono sulla videosorveglianza
Mer, 16/01/2013 - 12:48
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