CALTANISSETTA – Dodici minuti esatti durante i quali i medici hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità. E’ questo il piccolissimo lasso di tempo intercorso tra l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia dell’autoambulanza che trasportava la signora Filippa Grillo (la cinquantasettenne di Pietraperzia deceduta domenica mattina) e l’intervento del medico rianimatore con inizio delle manovre di “resuscitazione” cardiopolmonare. E’ quanto emerso dalla relazione dettagliatissima che il medico di turno, che ha assistito la paziente, ha fornito alla direzione medica di presidio che nel frattempo ha avviato un’inchiesta interna. Così come la Procura che ha aperto un fascicolo affidato al sostituto procuratore di turno Elena Caruso per indagare sulla vicenda dopo la denuncia sporta dal marito Corrado Caravello. “La paziente – dichiara il dottore Raffaele Elia, direttore medico dell’ospedale Sant’Elia – è arrivata con codice rosso alle 11.05 ed è entrata direttamente in sala. Un secondo dopo è stato effettuato il primo elettrocardiogramma. A questo ne sono seguiti altri due, effettuati nel lasso di due minuti. Nel frattempo è stata effettuata anche l’emogas analisi e la paziente era cosciente e parlava con il medico. Alle 11.17 però il quadro clinico della signora è degenerato improvvisamente. In sala era già presente il rianimatore (contattato già quando l’ambulanza era in viaggio) che insieme al medico di turno ha effettuato la rianimazione cardiopolmonare durata quarantacinque minuti. Per la paziente purtroppo non c’è stato nulla da fare anche se i medici hanno fatto, in un lasso di tempo brevissimo, tutto ciò che potevano”. Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia che sarà effettuata domani mattina alle 10.