CALTANISSETTA – In riferimento al progetto di ridefinizione delle piante organiche dei Magistrati in servizio presso i Tribunali preparato dal Ministero di Giustizia che indebolisce in modo irrazionale i Tribunali del Distretto della Corte di Appello di Caltanissetta, ed in particolare il Palazzo di Giustizia del Capoluogo nisseno dove dovrebbe essere prevista la riduzione del 20% degli attuali Giudici, interviene il Consigliere Comunale di Caltanissetta, Oscar Aiello, che si schiera a fianco dell’Assemblea di Magistrati ed Avvocati che la scorsa settimana hanno protestato per gli annunciati tagli negli organici.
“Da giovane che da poco ha deciso di intraprendere la professione di Avvocato, e soprattutto da rappresentante delle Istituzioni locali eletto per tutelare i cittadini, – dichiara il Consigliere Oscar Aiello – esprimo piena solidarietà ed incondizionato sostegno alla protesta dei vertici della Magistratura e dell’Avvocatura nissena per il paventato trasferimento di Magistrati dal Tribunale di Caltanissetta al Nord Italia.
Il venire a sottrarre al povero sud (anche) preziose risorse umane per favorire il già benestante nord, – aggiunge Aiello – è una scellerata scelta politica che la stessa politica deve impedire. E non ci vengano a dire che i tagli sono necessari per la tanto richiamata spending review, l’attuale Governo ha infatti dimostrato di essere così benestante da poter concedere miliardi di euro a banche politicizzate, banche che spesso rovinano i loro clienti costretti poi a subire lunghi processi, e ciò non per colpa della Magistratura, ma della mala politica che non fornisce ai Giudici le giuste e necessarie risorse.
Non possono assolutamente essere condivise le scelte del Governo che, interpretando al contrario il ruolo di Robin Hood, viene a rubare ai poveri per dare ai ricchi. Sappiamo – ribadisce il Consigliere Comunale – che gli Ospedali non funzionano come dovrebbero, e vengono sottratte risorse alla Sanità; si sa pure che la Giustizia in Italia è lenta, e poi si tagliano risorse alle aree più bisognose; le Forze dell’Ordine lavorano in condizioni precarie, e si effettuano tagli anche in quel delicato settore. Nessuna tutela dunque per i diritti della gente, ma solo privilegi per pochi e così, dove la politica potrebbe risparmiare, non ha il coraggio e la volontà di intervenire (si potrebbe parlare dell’abolizione degli Enti inutili e Società partecipate, che servono solo come stipendifici per ricollocare i politici trombati, delle pensioni d’oro di chi non ha mai lavorato, dell’acquisto di aerei da guerra di dubbia utilità, o dei regali alle banche amiche, ma questi esempi per alcuni potrebbero sembrare solo populismo).
Non ci vuole tanto a capire che senza giustizia non ci potrà essere legalità e quindi sviluppo economico-sociale. Mettere in ginocchio un Tribunale – conclude Oscar Aiello – vuol dire uccidere anche economicamente quel territorio; nessun imprenditore verrà infatti a fare impresa, e quindi creare lavoro, in una zona dove non potrà fa valere con celerità i propri diritti davanti ad un Giudice. Inoltre ci sarà pure chi, approfittando del fatto di non poter più assicurare il funzionamento della giustizia, opprimerà i diritti dei più deboli, ed il tutto sempre a danno della nostra Provincia già martoriata per vari motivi.
Ha detto bene il Presidente della Corte d’Appello, Salvatore Cardinale: occorre un’azione sinergica di tutte le istituzioni, e la buona politica deve intervenire al più presto per far sentire la propria voce a difesa del proprio territorio”.

