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Il sondaggio di Corriereinformazione.it: il grillino Giancarlo Cancelleri al 29,57%

Redazione

Il sondaggio di Corriereinformazione.it: il grillino Giancarlo Cancelleri al 29,57%

Lun, 29/10/2012 - 00:17

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CALTANISSETTA – A chiusura dei seggi elettorali pubblichiamo una rilevazione sull’intenzione di voto dei siciliani per la scelta del nuovo Presidente della Regione Sicilia, effettuata tra i lettori di CorriereInformazione.it in collaborazione con “Link Sicilia”, “ilFattoNisseno” e “InfoAgrigento“.

I lettori hanno votato dal 4 al 27 ottobre scorso. Le domande somministrate ai lettori hanno riguardato il sesso, la fascia d’età, la provincia di residenza, il partito votato nelle precedenti elezioni regionali del 2008, il partito votato nella presente tornata elettorale e, per finire, il candidato Presidente della Regione.
È giusto precisare che questo sondaggio non ha assolutamente valore scientifico, perché è stato effettuato tramite una piattaforma inserita all’interno dei quattro giornali on-line e il campione, che ha espresso la propria intenzione di voto, non è stato selezionato secondo criteri statistici.

Detto ciò, ci preme anche chiarire che la possibilità data ai lettori di esprimere la propria preferenza non permette di votare più di una volta, essendo la rilevazione effettuata sia tramite riconoscimento dell’indirizzo IP che del cookie. Per esempio, in un ufficio dove l’indirizzo IP è uno, ma il numero delle persone è svariato, può esprimere la sua preferenza un solo soggetto.

Questo metodo, decisamente restrittivo rispetto a molti altri sondaggi effettuati da altri siti internet e più impegnativo per il lettore – in quanto doveva rispondere a tutte le sei domande formulate -, ha limitato il campione a 1.840 votanti.

Ma andiamo subito ai dati (vedi tabella sotto indicata) che sono leggermente in controtendenza rispetto ai risultati diffusi da altri giornali.
Il candidato a Presidente del Movimento cinque stelle,  Giancarlo Cancelleri, secondo i nostri lettori, potrebbe essere il prossimo Presidente della Regione Sicilia con il 29,57% delle preferenze.
Secondo Crocetta con il 24,46%; terzo Musumeci con il 22,28% quarta la Marano con il 8,26%; quinto Miccichè con il 4,78%.
Le percentuali degli altri candidati a Presidente si può vedere nella tabella A sotto riportata.
Naturalmente c’è da segnalare che Grillo, ed il movimento cinque stelle, lavorano molto con la rete ed i social network, quindi nulla di strano che questo dato possa essere più alto del dato reale.
C’è da dire comunque, che gli ultimi 17 giorni di campagna elettorale, il tour che ha visto esporsi direttamente Grillo e tutta la carovana del movimento cinque stelle, ha registrato una forte crescita di consensi e di partecipazione ai comizi elettorali da parte dei siciliani, che, dai nostri sondaggi, sembrano aderire, alla “Proposta di Cambiamento” lanciata dal movimento che fa capo a Grillo.

Tabella A – Candidati a Presidente della Regione Sicilia

Quanto ai partiti, il primo partito in assoluto più votato in Sicilia, secondo i nostri lettori, risulta essere proprio il Movimento cinque stelle con il 29,13% dei consensi.
Buon risultato per la Lista Musumeci che potrebbe arrivare al 10,22% mentre la Lista Crocetta porterebbe a casa un 7,50%. Poco meno per la Lista Fava – FdS – Sel – Verdi che potrebbe raggiungere il 6,90%.
Strano il dato che viene fuori per ilPartito dei Siciliani-Mpa di Raffaele Lombardo che rischia di non superare lo sbarramento del 5%. Stessa cosa dicasi per Grande Sud di Gianfranco Miccichè che si fermerebbe al 2,99%. Il Partito dei Forconi di Mariano Ferro sarebbe al 3,97%. Il Cantiere popolare-Pid di Saverio Romano si fermerebbe al 3,32%. Italia dei Valori di Di Pietro 2,28%; Fli Nuovo Polo per la Sicilia 1,30%. Rivoluzione Siciliana 1,63%.

Anche i dati registrati da nuove formazioni politiche che si contrappongono ai partiti tradizionali confermano una crescita a dir poco inaspettata.

Quali le flessioni, in termini di consensi, per i partiti rispetto alle elezioni regionali del 2008?

I lettori/votanti del sondaggio, avendo indicato il partito votato nel 2008 ed il partito che intendono votare nel 2012 fanno emergere tale dato. Se il calo o l’aumento registrato lo andiamo ad applicare alle percentuali registrate nelle elezioni regionali del 2008 viene fuori lo scenario che segue:

PDL: i lettori, partecipanti al sondaggio, che hanno votato il PDL nel 2008, sono stati 457. Di questi, solo 145 rivoterebbero per le regionali 2012 il PDL. Ciò significa che il PDL potrebbe perdere il 68,27% rispetto al dato reale ottenuto nella scorsa tornata elettorale regionale, che gli riconosceva il 33,42%; con un risultato, a dir poco catastrofico, del 10,60%.

PD: i lettori, partecipanti al sondaggio, che hanno votato il PD nel 2008 sono stati 455, di questi, solo 207 oggi voterebbero ancora il PD. Da ciò deriva, secondo il meccanismo sopra descritto, che il PD potrebbe perdere il 54,51% del 18,76% ottenuto nell’aprile 2008, con un risultato, anche questo negativo, dell’ 8,53%.

UDC: i lettori, partecipanti al sondaggio, che hanno votato L’UDC nel 2008, sono stati 135, di questi solo 91 voterebbero ancora lo stesso partito. Ciò significa che L’UDC potrebbe perdere il 32,59% del famoso 12,50% registrato nelle regionali del 2008, con un risultato dell’8,43% rispetto al 15% prospettato lo scorso Luglio, quando si parlava di Giampiero D’Alia  come possivile candidato Presidente.

Dall’esame dei dati sopra riportati non è possibile formulare commenti che non siano assolutamente attuali ed in linea rispetto al momento storico che attraversa la politica italiana, e quindi anche regionale, assolutamente sfiduciata dai cittadini anche per la presenza di una classe politica distante rispetto alle istanze ed ai bisogni degli elettori.
Vedremo se i risultati effettivi si distanzieranno, e di quanto, rispetto alle proiezioni pubblicate.

Per completezza di informazione, anche al fine di sottolineare la rispondenza dei dati riportati rispetto al campione intervistato, inseriamo le tabelle relative alle fasce di età dei lettori che hanno risposto al nostro sondaggio (tabella B), seguita dai risultati provincia per provincia (Tabella C).

Anche dall’esame di tali risultanze emerge un sostanziale congruità con la manifestazione delle preferenze registrate.

TABELLA B – Intenzione di voto per fascia di età

Tabella C – intenzione di voto per Provincia

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