CALTANISSETTA – Cresce il debito dei Comuni italiani: tra il 2008 e il 2010 e’ aumentato dell’1,5%, raggiungendo una quota complessiva di 21,6 miliardi di euro. Lo afferma la Cgia di Mestre che pubblica anche una speciale classifica dei comuni piu’ indebitati. Al primo posto c’e’ Torino con un importo pro capite pari a 3.806 euro, seguono Milano con 3.348 euro, e Carrara, con 2.623 euro in capo a ciascun residente. I meno indebitati, invece, sono Enna, con un debito pro capite pari a 143 euro, Brescia, con 73 euro e Caltanissetta, con 37 euro pro capite.
“Con questa analisi – spiega il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi – non vogliamo dare nessun giudizio di merito sull’operato dei Sindaci. Nel caso di Torino, ad esempio, ricordiamo che buona parte del debito che grava sull’Amministrazione comunale e’ riconducibile agli investimenti sostenuti dalla citta’ per realizzare le Olimpiadi invernali del 2006. Lo stesso discorso vale per Milano che nel 2015 ospitera’ l’Expo. Tuttavia, va sottolineato che non sempre i bilanci riescono a fotografare con precisione la situazione di indebitamento dei Comuni. Infatti, non sono poche le Amministrazioni di tutte le appartenenze politiche che da tempo hanno deciso di trasferire fuori bilancio alcune societa’, scaricando su quest’ultime situazioni debitorie che altrimenti sarebbero computate sul bilancio comunale”. Dall’analisi di questi dati, sottolineano dalla Cgia, emerge pero’ un dato politico molto chiaro: “Negli ultimi 15 anni – conclude Bortolussi – ai Comuni sono stati progressivamente tagliati i trasferimenti dallo Stato centrale che, solo in parte, sono stati compensati dalle compartecipazioni ai tributi erariali. Nel frattempo, pero’, sono aumentate le funzioni e le competenze in capo ai Sindaci, con il risultato che questi ultimi hanno dovuto, per mantenere la qualita’ e la quantita’ di questi servizi offerti ai cittadini, od indebitarsi od aumentare le tasse e le tariffe locali”.