Salute

Imprenditore carbonizzato, tre ipotesi per l’inchiesta e c’è anche il fulmine

Redazione

Imprenditore carbonizzato, tre ipotesi per l’inchiesta e c’è anche il fulmine

Lun, 09/01/2012 - 22:34

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CALTANISSETTA – La procura di Caltanissetta ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’imprenditore di 31 anni di Riesi, Piero Di Francesco, il cui corpo e’ stato trovato carbonizzato questa mattina in contrada Giarratana, nell’azienda di smaltimento di rifiuti speciali che il giovane gestiva insieme al padre Stefano. Il corpo della vittima era all’interno di una Mercedes abbandonata, anch’essa bruciata, utilizzata saltuariamente per lavoro. E’ stato il padre a chiamare i soccorsi, quando ha visto che l’auto si stava incendiando e che nell’abitacolo c’era il figlio. Avrebbe
tentato di spegnere l’incendio con la sabbia, ma ogni tentativo e’ stato inutile. Tre le piste seguite. Il padre ritiene che il figlio, incensurato, possa essersi suicidato, ma i carabinieri della Compagnia di Caltanissetta che indagano sull’episodio, non escludono che possa trattarsi di un omicidio o di una disgrazia. A quell’ora, intorno alle 11 del mattino, in quella zona imperversava un violento temporale per cui il ragazzo perripararsi dalla pioggia e’ possibile che sia andato a rifugiarsi dentro la macchina colpita forse da un fulmine. Ogni ipotesi e’ al vaglio degli inquirenti. Il trentunenne, secondo di due figli, viene descritto come un ragazzo mite, tutto dedito al lavoro e alla famiglia. La moglie, Giusi Marotta, lo attendeva a casa per il pranzo. Di Francesco lascia due figli ancora in tenera eta’, Stefano e Giada.

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