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Mussomeli, la vicenda Michelange Vullo crea dibattito politico ed indignazione sociale

Redazione

Mussomeli, la vicenda Michelange Vullo crea dibattito politico ed indignazione sociale

Sab, 17/12/2011 - 06:00

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Opposizione Consiliare

MUSSOMELI- Sembrano più increduli che stupefatti i consiglieri d’opposizione che, leggendo le dichiarazioni del Primo Cittadino che ha definito la vicenda Michelangelo Vullo come “misera operazione di mercificazione politica”, hanno evidentemente tirato un lungo respiro prima di esprimere la propria opinione in merito. Già, una vicenda che risale a 18 anni recentemente rimbalzata alle cronache grazie alle dichiarazioni di un amico dell’eroico giovane mussomelese che ha ritenuto doveroso far sapere alla collettività che Michelangelo Vullo aveva perso la vita in balia delle onde per salvare la sua in procinto di annegare. Ovviamente, se da un punto di vista giuridico nonché amministrativo potrebbe essere condiviso l’atteggiamento del

Il Sindaco Salvatore Calà

Sindaco Calà di “di acquisire atti sanitari e verbali della locale stazione dei Carabinieri” per meglio conoscere e valutare quanto accaduto nella vicenda Vullo, molto meno assennate sembrerebbero le valutazioni esternate dal primo Cittadino per una vicenda che segnò non solo i familiari ma l’intera comunità. Già, perché come molti lettori fanno notare, qualche anno fa, senza apparenti quanto validi motivi, una struttura pubblica venne dedicata ad un altro mussomelese, prematuramente scomparso ma in condizioni talmente diverse da far storcere molti nasi e molte coscienze. E naturalmente l’opposizione non si è fatta attendere ed ha risposto in merito: “ I Consiglieri Guadagnino e Nigrelli sono rimasti allibiti, increduli e mortificati nel leggere le allucinanti dichiarazioni del Sindaco Calà che reagisce in maniera violenta ed immotivata alla legittima mozione dagli stessi presentata per l’intitolazione di una via al giovane Michelangelo Vullo che il 4 luglio 1993 annegò a San leone per

Michelangelo Vullo

salvare la vita ad un suo amico. I presentatori della mozione, avendo letto le dichiarazioni di Enzo Marco Costanzo, riportate a mezzo stampa, il quale rendeva merito e ringraziava pubblicamente Michelangelo  di avergli salvato la vita, hanno ritenuto opportuno e doveroso presentare una richiesta che ricordasse lo stesso che con il suo esempio positivo di attaccamento all’amicizia e di amore verso il prossimo, rimanesse nella memoria di tutti i suoi concittadini. Tale atto rappresenterebbe un minimo riconoscimento che la società mussomelese  può fare per rendere omaggio ad un gesto così nobile e alto.  Sig. Sindaco, la mozione presentata, su iniziativa personale di due Consiglieri, ha solo questo significato: ricordare un ragazzo che ha dimostrato degli immensi valori da portare come esempio a tutti i cittadini ed in modo particolare ai giovani del nostro Comune. Il ritenere, da parte sua, che l’iniziativa intrapresa dagli estensori della mozione si possa ricondurre solo ad una misera operazione di mercificazione politica dimostra la sua carente onestà intellettuale. Non ci convincono le dichiarazioni da lei rilasciate circa una sua personale ricerca della verità su quel tragico episodio, attraverso la “necessità di acquisire atti sanitari e verbali della locale stazione dei Carabinieri”, perché ci appaiono pretestuose e strumentali, non foss’ altro perché la prova provata e vivente del gesto di Michelangelo Vullo è la testimonianza di chi ha avuto fatta salva la vita manifestandolo pubblicamente. Il suo intervento, per l’ennesima volta infelice, dimostra che l’Amministrazione da lei presieduta, avendo fallito nel suo mandato, cerca con la polemica,l’arroganza e la calunnia di distrarre l’opinione pubblica dai problemi che lei e la sua cordata non riesce a risolvere.