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Petrolchimico Gela, Eni denuncia sindacati edili

Redazione

Petrolchimico Gela, Eni denuncia sindacati edili

Mer, 16/11/2011 - 14:23

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GELA- In crisi le relazioni
industriali al petrolchimico di Gela tra direzione aziendale e i
sindacati edili Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, che
l’amministratore delegato della «Raffineria di Gela spa»,
Bernardo Casa, ha denunciato alla polizia. Al centro dello
scontro c’è lo sciopero spontaneo del 7 novembre scorso,
scattato in segno di solidarietà verso tre operai, licenziati
dalla loro ex impresa (Cedis edilizia), che si erano incatenati
ai cancelli della fabbrica per riavere il posto di lavoro, così
come l’avevano già ottenuto i loro 38 colleghi.
Incrociarono le braccia i lavoratori dell’indotto e poi anche
i turnisti dell’Eni che, alle 22, per il proseguire della
protesta, non portarono il cambio ai colleghi smontanti. Lo
sciopero si concluse 40 minuti dopo la mezzanotte. Una durata
modesta rispetto ad altre proteste selvagge avvenute in passato.
Ma l’Eni ha deciso egualmente di presentare un esposto-denuncia
alla polizia, al prefetto di Caltanissetta, Umberto Guidato e,
per conoscenza, alla procura della Repubblica di Gela. Lamenta
«danni e disagi» e accusa i sindacati edili di avere dato «il
supporto e l’avallo» non solo con la presenza fisica dei propri
dirigenti ma anche con un volantino sindacale di sostegno ai tre
operai. Nell’esposto, l’amministratore delegato, Casa, denuncia
che «il crescendo della protesta creava gravi disservizi e
disagi al personale turnista costretto a non smontare dal
proprio turno di servizio per evitare di lasciare sguarniti i
delicati impianti di uno stabilimento industriale »a rischio
rilevante« come quello della raffineria». L’amministratore
delegato denuncia infine «la gravità di tali comportamenti
sindacali» che «hanno generato problemi di ordine pubblico e
arrecato danno e disagio alla raffineria». Per la cronaca, dopo
la protesta, un confronto in prefettura ha risolto la vertenza
con l’impegno della Raffineria a collocare i tre operai nelle
altre imprese edili dell’indotto.

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