Salute

Favara, uccise il figlio autistico. Il Presidente Napolitano gli concede la grazia

Redazione

Favara, uccise il figlio autistico. Il Presidente Napolitano gli concede la grazia

Sab, 15/10/2011 - 17:48

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FAVARA- Nel giugno del 2007 uccise il figlio autistico di 27 anni e per il terribile omicidio commesso al culmine di un momento di disperazione era stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione, che stava scontando ai domiciliari. Adesso il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, gli ha concesso la grazia. Protagonista della vicenda è Calogero Crapanzano, un ex maestro di 63 anni originario di Favara, in provincia di Agrigento. L’uomo, dopo aver strangolato il figlio, si presentò in caserma e si costituì. Alla base del gesto disperato la solitudine di cui Crapanzano si sentiva vittima. Il maestro oggi in pensione, aveva denunciato varie volte di essere stato abbandonato dalle istituzioni e aver dovuto gestire la malattia del figlio da solo. Aveva annunciato due anni fa, in un’intervista a livesicilia.it, la sua intenzione di rivolgersi al Capo dello Stato: “Io e mia moglie abbiamo già passato 27 anni di galera. Io non posso andare in carcere. Sto male. Se la condanna verrà confermata in Cassazione, chiederò la grazia al presidente Napolitano. Ha un cuore di padre. Capirà il mio strazio”. All’imputato, per cui il pubblico ministero aveva chiesto trent’anni di carcere, furono concesse tutte le attenuanti generiche. Il giudice Lorenzo Matassa così scriveva nelle motivazioni della sentenza: ‘“L’assassinio non è tollerabile né scusabile, ma per quasi trent’anni Crapanzano ha dedicato interamente al figlio disabile la sua vita. Non fu un dramma della follia, ma dramma della malattia. Cosa fa lo Stato per curare chi è colpito dal male autistico? In quale modo si tutela l’ integrità delle famiglie che da questo male vengono travolte? La risposta, triste e disarmante, è purtroppo quella che implica l’assenza: nulla”.

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