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Concluse le giornate della memoria, ricordati anche gli eroi di Mussomeli e di Acquaviva

Redazione

Concluse le giornate della memoria, ricordati anche gli eroi di Mussomeli e di Acquaviva

Sab, 17/09/2011 - 14:00

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MUSSOMELI – (Di Rosetta Bonomo). Si sono concluse “le Giornate della Memoria e del Ricordo dei mussomelesi” giunte ormai alla decima edizione. Due lustri in cui sono stati ricordati oltre un centinaio di personaggi più o meni celebri, in parte noti,in parte sconosciuti. Vari relatori si sono alternati per far conoscere, ricordare e apprezzare quei personaggi che, nati a Mussomeli, si sono distinti, mostrando quel quid di grande che è in ognuno di noi e particolarmente nei personaggi che nei dieci anni sono stati ricordati e fatti conoscere ,passando già alla storia. Tutto ciò è stato possibile per l’intensa attività dell’associazione “Ager Sicanius”, presieduta dal dott. Paolo Amico che, con lodevole perseveranza e facendo proprio il motto “in spem contra spem credi”, riesce, ormai da dieci anni, a realizzare le “Giornate della Memoria e del Ricordo dei mussomelesi” collaborato da volontari, non avendo a disposizione nessun aiuto economico o finanziamenti a nessun titolo se non quello della BCC “San Giuseppe ”che, ospita  nella sala delle conferenze,le celebrazioni di alcune giornate. I volti dei personaggi ricordati sono stati ritratti dal pittore Calogero Barba e sono esposti nei locali dell’ex convento gesuitico di Santa Maria, che attualmente costituiscono un Panteon che di anno in anno si arricchisce di nuovi quadri e di vari cimeli e di tutto quanto con certosina pazienza il dott. Amico riesce a trovare e conserva.   I locali sono  umidi  fatiscenti certamente , non  adeguati a un” museo della memoria e del ricordo”. Un museo che susciti emozioni esso stesso come i ritratti di quanti anno dopo anno, vengono richiamati dall’oblio in cui erano caduti ,perché nessuno se ne era occupato prima. Memoria e Ricordo: Tutto si colma di memoria e resta/ il confine più dolce della terra . (Alfonso Gatto). Bisogna conservare la memoria,ricordare è importante perché il ricordo impegna tutti gli aspetti della vita psichica sia per la vita interiore , sia per il comportamento. La memoria rimane la principale guida della nostra vita e delle nostre azioni. Con la memoria la nostra esperienza perdura e con essa si realizza l’arresto dell’attimo fuggente. Anche se tentiamo di localizzare nel tempo i nostri ricordi, utilizzando punti di riferimento, essi impallidiscono , svaniscono , e l’oblio toglie precisione e circostanze ,anzi a volte li deforma,solo con la memoria si attua la continuità .  La memoria influenza il nostro comportamento, impegna i nostri processi psichici facendoci agire in un modo piuttosto che in un altro, orientandoci perché possiamo utilizzare al meglio l’esperienza acquisita. Così dopo  un decennio di  celebrazioni oggi questi personaggi  sono entrati a far parte della memoria collettiva della comunità locale. La  realizzazione di questi encomiabile iniziatica culturale è dovuta all’impegno costante e continuo   dell’associazione “Ager Sicanius” presieduta con grande competenza dal dott. Paolo Amico e composta da:   Maria Sorce Cocuzza, padre Sebastiano Lo Conte, l’associazione Terra Manfridae, Carmelo Belfiore, Giuseppe Lanzalaco, Mario Maida, Maria Nucera, Calogero Barba, Rosetta Bonomo, Calogero Di Giuseppe, Giuseppe Misuraca, Nino Canalella, Salvatore Montagnino, Mario Ricotta, Enza Messina, Vincenzo Bullaro, Calogero Schifano. L’associazione è in attesa che siano consegnati i locali del Settecentesco ex convento dei domenicani, attiguo al santuario della Madonna dei Miracoli, locali ben più idonei e fruibili per il pubblico, già promessi dall’Amministrazione Comunale. Il comitato “Ager sicanius”per ricordare Padre Domenico Canalella, domenicano, poeta e traduttore in collaborazione con la Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia dei padri predicatori allo scopo di promuovere, in ambito universitario, ricerche e studi per una migliore conoscenza del padre Domenico Canalella, bandisce un concorso per un premio da assegnare a una tesi di laurea o dottorato di ricerca di 1.000 euro, riservato a chi discuterà la tesi sul frate domenicano negli anni accademici 2011/2012,2012/2013.  La tesi deve essere inedita e non premiata in altri concorsi. “Le giornate della Memoria e del ricordo dei mussomelesi” sono state, quest’ anno, 4  e  sono iniziate,sabato, 3 settembre  nella chiesa Santa Maria di Gesù dove è stato consegnato il Riconoscimento “Ager sicanius –Salvatore Mingoia Gervasi,”  alla memoria di Carmelo Pennica , storico della musica mussomelese.  Anche questo riconoscimento è giunto al decimo anno e viene assegnato ogni anno ad una persona vivente o scomparsa che si sia impegnata in vario modo a consolidare la memoria storica mussomelese. Il primo è stato assegnato allo stesso Mingoia Gervasi, nel 2002, in seguito è andato a Pietro Caruso (2003), nel 2004 a Maria Sorce Cocuzza, nel 2005 a Michele Randazzo, nel 2006 a Melo Minnella, nel 2007 a Carmelo Castiglione, nel 2008 a Pino Petruzzella, nel 2009 al parroco Pasquale Mulè, nel 2010 a Giacomo  Cumbo.  Quest’anno è stato attribuito al maestro Carmelo Pennica per le sue importanti ricerche e i suoi preziosi articoli sulla storia della musica a Musso meli, pubblicati su “Progetto Vallone”, periodico locale diretto da Salvatore Vaccaro, pubblicato dal 1988 al 1995. I lavori del Pennica sono importantissimi rappresentando gli unici riferimenti della storia locale che riguardano l’ambito musicale. Sul maestro Pennica sono stati relatori  padre Sebastiano Lo Conte, che ne ha illustrato la vita,il dottore Pino Noto che ha parlato della scuola degli anni cinquanta ,Roberto Mistretta  che ha disquisito sul maestro negli anni settanta,Vincenzo Barcellona che ha messo in evidenza le composizioni e le opere musicali del maestro di “Barcarola”. Le celebrazioni di questo benemerito cittadino della terra Manfridae si sono concluse con la consegna di una targa ricordo ai familiari e un Concerto alla memoria   del coro polifonico di Mussomeli diretto dal maestro Vincenzo Barcellona .Tra le autorità presenti, il presidente del C. C, Mario D’Amico, La seconda giornata, domenica, 4 settembre, è stata dedicata ai “Biangardi”, maestri intagliatori, indoratori e scultori nell’arte napoletana, calabrese e siciliana dell’Ottocento. Nel santuario Maria Santissima dei Miracoli, alla presenza di autorità religiose e civili tra cui il vice sindaco, on. Filippo Misuraca, sono stati ricordati Francesco  Biangardi nel centenario della morte e il  figlio Vincenzo nel 150° della nascita. Il convegno è stato introdotto da don Ignazio Carruba, neo rettore del santuario che ha avuto come centro di attenzione la figura della Madonna dei Miracoli,realizzata appunto da Francesco e Vincenzo Biangardi .Diversi gli interventi di qualificati relatori tra cui: Ernesto Scionti che  ha parlato  di  “ Cittanova ai tempi dei Biangardi;  Gianfrancesco Solferino ,di Francesco Biangardi  in Calabria e dei primi capolavori della maturità e la formazione della bottega d’arte a Cittanova; Luigi Bontà, del Culto mariano nel nisseno, Calogero Barba ,Iconografia mariana nella statuaria del Biangardi e Peppuccio Ingaglio,di  Napoli e Sicilia tra influssi e permanenze : il contesto della produzione  scultorea a cavallo tra Ottocento e Novecento. Lunedì, 5 settembre, presso la BCC “San Giuseppe”,  terza delle “Giornate della memoria e ricordo” è stato quest’anno dedicato alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia , alla figura del figlio più illustre  della terra manfridae, Paolo Emiliani Giudici  di cui ,nel 2012, sarà ricordato il bicentenario della nascita ,oltre al giornalista,poeta  e patriota  Raimondo Piazza e al  notaio Pierino Imperia. Alla presenza  delle autorità civili e militari e di un numerosissimo pubblico   il colonnello Calogero Schifano ha presentato l’elenco dei decorati al valore militare ,palesando per ognuno di loro le motivazione dell’attribuzione dell’encomio ,frutto di una sua paziente opera di ricerca, motivazioni che hanno  meglio evidenziato l’eroismo dei caduti decorati. Sono stati ricordati mussomelesi e acquavivesi decorati al valore militare per il loro  fulgido esempio nel servire la patria a costo del sacrificio della propria vita,memori del detto che “ Chi per la patria muor/ vissuto è assai ..” All’evento hanno partecipato i sindaci di Mussomeli e Acquaviva , Salvatore Calà e Salvatore Mistretta, ,il capitano Gabriele Tadoldi,i familiari dei patrioti e militari dell’esercito in servizio a Palermo. Tra i I mussomelesi decorati: Antonino Diliberto,carabiniere ,medaglia d’argento  ricevuta a Mirandola,nel  1932; Francesco Genco,artigliere ,medaglia di bronzo,ricevuta nella seconda guerra mondiale;  Francesco Mezzasalma, bersagliere,medaglia d’argento,ricevuta nella prima guerra mondiale; Giuseppe Lanzalaco,bersagliere ,medaglia d’argento ,ricevuta nella prima guerra mondiale; Gaetano Corbo, bersagliere ,medaglia d’argento anche lui nella prima guerra mondiale; Pasquale Sorce, detto Gino, cavaliere ,medaglia di bronzo della seconda guerra mondiale; Andrea Sorce,bersagliere ,medaglia di bronzo nella prima guerra mondiale;  Vincenzo Arnone, autiere,medaglia d’argento ,nella prima guerra mondiale; Vincenzo Cacciatore, non si conosce l’arma di appartenenza ,medaglia di bronzo,prima guerra mondiale. Tra i decorati  di Acquaviva Platani sono stati ricordati: Giuseppe Plado Mosca, carabiniere ,medaglia d’oro meritata nella seconda guerra mondiale;  Marino Mistretta, fante ,medaglia d’argento nella prima guerra mondiale; Liborio Rubino, fante ,medaglia d’argento nella prima guerra mondiale; Salvatore Mendola, fante .medaglia d’argento, della prima guerra mondiale;  Antonio Taglierini, artigliere ,medaglia di bronzo della seconda guerra mondiale. Subito dopo la lettura dei nomi dei decorati e delle motivazioni sottese all’attribuzione,sono stati ricordati il giornalista- poeta e patriota, Raimondo Piazza , l’illustre letterato Paolo Emiliani Giudici ed il notaio Pierino Imperia.  Gli eventi più salienti della vita del  primo sono stati illustrati dal professore Enzo Giardina ,che avendo conosciuto da ragazzo l’esimio personaggio ,ha ricordato anche episodi legati ad una fase particolare della propria vita “,memoria” sollecitata dai ricordi”. Subito dopo è seguita la brillante disquisizione della  studiosa Francesca  Fiandaca Riggi, che ha tracciato un magistrale profilo dell’Emiliani, patriota, critico letterario, antesignano tra i critici della  nostra letteratura italiana, iniziando così le celebrazioni del bicentenario della nascita del letterato mussomelese, adottato dal cav.Annibale Emiliani  che stanno suscitando tanto interesse nel nisseno e che nel prossimo anno assumeranno maggiore importanza. Ha concluso la carrellata di personaggi  ,il dott. Giuseppe Misuraca, che ha esposto notizie biografiche  dell’insegnante,patriota e notaio,Pierino Imperia al quale ,subito dopo, è stata  intitolata , dopo un breve intervento del presidente Michele Mingoia, la sala Conferenze della BCC “San Giuseppe”, per l’impegno profuso nel risollevare l’Istituto bancario dopo il crak e le tristi vicende degli anni settanta.  Era presente all’evento anche la nipote del notaio,on. Daniela Cardinale. Il sei settembre è stata celebrata  la quarta delle “Giornate della memoria e del Ricordo dei mussomelesi”. Nella mattinata nella chiesa di Santa Maria di Gesù è stato ricordato il venerabile Padre Mansueto di San Francesco, nel 250° della sua nascita. Di padre Mansueto sono state distribuite delle immaginette. Era un agostiniano scalzo mussomelese morto a Palermo in fama di santità. E’ stata celebrata una messa da padre Mario Genco. Si è parlato pure di padre Giuseppe Antonio di San Leonardo, altro agostiniano mussomelese nel bicentenario della nascita. Nel pomeriggio presso la Banca di Credito Cooperativo” San Giuseppe” si è celebrata l’ultima sessione delle giornate. Anche in questa una carrellata di personaggi:  quattro ecclesiastici e 6 laici.  Sono stati presentati dalla dott.ssa Enza Messina, il domenicano padre Antonio Amico, il sacerdote Mario Piazza, l’arciprete  don Gianfilippo  Sorce e il beneficiale don Vittorio La Rizza. Poi è stata la volta della baronessa Maria Mancuso che è stata presentata attraverso un ricordo del maestro Pennica, dal comitato organizzatore dell’evento. In seguito Giovanni Piparo ha parlato, attraverso personali ricordi, della figura di Vincenzo Genuardi, da tutti conosciuto come “Viciu Paglia”. Ha fatto seguito la presentazione di Don Peppino Noto, per il quale, il gesuita padre Pietro Profita, missionario in Madagascar, membro dell’Accademia e già docente all’Università di Antananarivo ha proposto che si inizi la  raccolta  di testimonianze di quelli che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui e di quanti sono stati beneficiati ,interviste  per istruire un eventuale processo canonico. A tracciare gli elementi della biografia di don Peppino Noto è stata Rosetta Bonomo. Altro personaggio ricordato è stato Vincenzo Cappalunga, ”il fotografo”, non” un fotografo” mussomelese  da tutti conosciuto e di cui tutti hanno conservano vivi ricordi per la sua abilità professionale nel fissare con l’obiettivo fatti umani ed ambienti paesaggistici. Carmelo Belfiore ha tracciato i principali eventi della sua biografia, mentre sullo schermo scorrevano espressive immagini di alcune delle migliaia e migliaia di foto da lui fatte e di alcune da lui colorate, quando ancora non c’erano la stampa a colori.  Lo stesso Carmelo Belfiore, sopra citato ha tracciato il profilo biografico di Calogero Sola e di padre Domenico Mingoia. La cittadinanza auspica che le celebrazioni e il ricordo di personaggi di rilievo del nostro territorio siano di esempio per più vigorosi slanci culturali nel prossimo futuro.

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