Salute

Qualificazione dell’olio, accordo tra Caltanissetta ed Enna

Redazione

Qualificazione dell’olio, accordo tra Caltanissetta ed Enna

Gio, 07/07/2011 - 15:46

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CALTANISSETTA – Le Province Regionali di Caltanissetta e di Enna insieme per definire un progetto di qualificazione dell’olio vergine d’oliva prodotto nei due territori, uniti da una comune vocazione agricola.

E’ stata questa l’intesa di massima intercorsa in occasione dell’incontro che il presidente della Provincia di Caltanissetta on. Giuseppe Federico ha avuto con l’assessore provinciale all’agricoltura di Enna Marcello Melfa: all’incontro tra i due amministratori è anche intervenuto Antonio Bufalino, responsabile della Sezione operativa dell’Esa di Caltanissetta.

Una condivisione di percorso, dunque, in considerazione del fatto che per entrambi i territori non sono andati in porto i progetti a suo tempo avviati per il riconoscimento della Dop per l’olio d’oliva. Da qui l’intento di unire adesso le forze e definire una strategia che consenta di qualificare finalmente tali produzioni locali.

“Al fine di cominciare a definire una linea operativa – annuncia il presidente Federico – abbiamo già fissato un incontro a Palermo con l’assessore regionale delle Risorse agricole e alimentari Elio D’Antrassi, con cui verificheremo le strade da intraprendere per poter assicurare un riconoscimento di qualità al nostro olio. Questa azione che concerteremo con la Provincia di Enna rientra tra le nostre strategie finalizzate alla valorizzazione dei prodotti della nostra agricoltura, in un momento in cui bisogna puntare più che mai alla qualità dei prodotti per poter emergere sul mercato”.

“Quello dell’olio d’oliva – prosegue Federico – è solo uno dei fronti sui quali ci siamo mossi per promuovere il più possibile le peculiarità di alcuni prodotti tipici della nostra agricoltura: mi riferisco, ad esempio, alle lenticchie di Villalba, per le quali è stato avviato il procedimento per ottenere il riconoscimento dell’Igp (Indicazione geografica protetta), così come alle pesche e alle nettarine del distretto dei comuni di Caltanissetta, Delia, Sommatino, Riesi, Mazzarino, Butera e Canicattì, che – ricordo – sono oggetto di una ricerca scientifica congiunta da parte delle università di Palermo e Catania per l’individuazione dei profili organolettici utili, appunto, al riconoscimento del marchio Igp. Così come la nostra attenzione è rivolta anche al carciofo violetto di Niscemi e al pomodoro a grappolo dell’area trasformata di Gela. Sono, tutti, esempi di prodotti sui quali possiamo e dobbiamo scommettere per farli divenire simbolo della qualità della nostra produzione agricola”.

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