CALTANISSETTA – Il filmaker nisseno Luca Vullo racconta l’esperienza vissuta durante il periodo di ricerca, riprese e diffusione del documentario “Dallo zolfo al carbone”, intrisa di fitte relazioni con migranti di tutte le generazioni, nella sesta edizione del rapporto “Italiani nel mondo”, dossier realizzato ogni anno dalla Fondazione Migrantes. Con questo lavoro la Fondazione cerca di stendere una mappa della situazione corrente relativa all’emigrazione italiana, grazie anche al contributo di alcuni autori particolarmente legati a questo fenomeno. E intanto il filmaker nisseno è di nuovo all’opera per il primo videoclip del poliedrico gruppo musicale siciliano Ipercussonici, attivi dal 2002, conosciuti ormai in Italia e in Europa (ma anche in Paesi extraeuropei). Dall’incontro con Luca Vullo è nata l’idea di realizzare il videoclip, tratto dal brano “Mururoa”, inserito nel nuovo album del gruppo, la cui è uscita è prevista per la prossima stagione estiva.
Mietono infine ancora successi i due lavori realizzati da Vullo, con più di 2000 visualizzazioni in un mese in poco più di trenta giorni per la versione di “Cumu veni si cunta” realizzata dalla Ondemotive per lo streaming gratuito sul canale Vimeo. Il documentario di esordio di Luca Vullo, realizzato dal regista nel 2003, racconta la storia di alcuni lavoratori intraprendenti che si sono inventati un’attività per sbarcare il lunario in tempi di crisi. Esperienze di vita, storie di ordinaria sopravvivenza, racconti apparentemente surreali che trovano in un famoso motto siciliano il loro comune denominatore. Mentre continuano le presentazioni del documentario “Dallo zolfo al carbone” proiettato nelle scorse settimane in Spagna, a Barcellona, presso la Filmoteca de Catalunya nell’ambito della rassegna “Tendenze del cinema italiano del XXI secolo”, e in Italia, a San Vito di Leguzzano (VI) presso il Centro Stabile di Cultura, nel ciclo di incontri “L’Italia del lavoro: storie di ieri e di oggi”.

