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Real Maestranza: le chiavi di Caltanissetta oggi al Capitano Filippo Aleo

Redazione

Real Maestranza: le chiavi di Caltanissetta oggi al Capitano Filippo Aleo

Mer, 28/03/2018 - 02:59

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Una grande dedizione e passione per il lavoro quella del 114° capitano della Real Maestranza, Filippo Vittorio Aleo, della categoria dei calzolai, pellettieri e tappezzieri.
Titolare di un rinomato salottificio Filippo Aleo, 54 anni, aprirà questa mattina   la storica processione del mercoledì Santo accompagnato dalle altre cariche capitanali: Giuseppe Corbo scudiero, Umberto Peregrino alfiere maggiore, Carlo Cusumano portabandiera, Marcello Peregrino alabardiere e Agostino Andaloro portabandiera storica.
Filippo Aleo è il 14° capitano della categoria calzolai, pellettieri e tappezzieri costituita sotto il patronato dei santi protettori San Crispino e San Crispiniano dopo l’elezione nel 2008 di Angelo Mossuto. Tappezziere dal 1982, è entrato a far parte dell’Associazione della Real Maestranza – che apre la storica Settimana Santa nissena candidata a patrimonio immateriale dell’Unesco – nel 2009 rivestendo negli anni successivi la carica di portabandiera. Nove anni che lo hanno visto sempre presente e attivo all’interno della categoria di cui oggi è anche vicepresidente.
Accompagnato dal capitano emerito della categoria Angelo Mossuto e dal segretario dell’Associazione Real Maestranza Gianluca Taibi lo abbiamo incontrato nella sede della redazione de “Il fatto nisseno” dove a cuore aperto ci ha raccontato la sua vita, la sua dedizione per il lavoro e l’amore per la sua famiglia.
“Ricordo ancora quando da bambino – ha affermato – dalla campagna mi trasferivo dalla zia Maria che abitava in città per vedere assieme ai miei cugini la processione del mercoledì Santo e tutte le altre processioni della settimana Santa. È nato da lì il mio attaccamento per i riti pasquali sin quando Angelo Mossuto mi ha invitato a far parte della categoria che quest’anno avrò l’onore di rappresentare grazie all’investitura a capitano. Una notizia quella della mia elezione che ho appreso con grande gioia anche se, così come tutti gli altri capitani che mi hanno preceduto, sento la responsabilità dell’incarico che mi è stato affidato”.
Un’esperienza, quella che lo vedrà tra i protagonisti della settimana Santa, che condividerà passo dopo passo con la sua compagna di vita Loredana conosciuta tra i banchi di scuola e con la quale festeggerà il prossimo 12 aprile ben 32 anni di matrimonio. Un amore dal quale sono nati Walter 29 anni e Fabio 24 anni, entrambi appartenenti alla categoria dei calzolai, pellettieri e tappezzieri che seguiranno il padre in processione.
Artigiano di lungo corso Filippo Aleo vanta ben 35 anni di attività in proprio dopo un breve periodo di apprendistato con i fratelli Nastasi.
“Arrivato al terzo anno delle superiori – ricorda – pur essendo bravo a scuola decisi di lasciare gli studi per entrare nel mondo del lavoro. Dopo alcuni mesi di ricerca e più esperienze in diversi settori rimasi incuriosito dal mestiere del tappezziere quando a casa comprammo un salotto realizzato da un cugino di mio padre che all’inizio mi ha seguito dandomi dei consigli. A 17 anni così iniziai il periodo di apprendistato di quello che poi sarebbe divenuto il mio mestiere. Ricordo ancora quando preso dalla passione per il lavoro cominciai sin da subito ad utilizzare la macchina da cucire a casa”. “Dopo il periodo di apprendistato – prosegue – ho aperto la partita Iva e dopo esser tornato da militare ho avviato la mia attività con la prima sede in viale Sicilia. Un’arte che ho cercato di perfezionare negli anni anche visitando annualmente delle fiere di settore e osservando le grosse aziende, aggiornandomi sui prodotti e i materiale per offrire qualità ai clienti. Pur cercando di essere a passo con i tempi sono sempre stato appassionato del lavoro artigianale tradizionale merito anche del maestro Salvatore Bellanca che mi ha insegnato a restaurare i vecchi imbottiti di una volta e l’antica arte”.
“Un mestiere – aggiunge – che ha influito positivamente anche sulla mia personalità. Da ragazzo ero timidissimo poi grazie al lavoro, al contatto continuo con i clienti, sono riuscito a superare volente o nolente questo aspetto del mio carattere. Entrando poi nella Real Maestranza anno dopo anno mi sono appassionato ai riti e alle processioni della settimana Santa, una passione che sono riuscito a trasmettere anche ai miei figli”.
Ta le sue esperienze si è occupato, assieme ad Angelo Mossuto, del restauro dell’arredo storico della sala gialla di Palazzo del Carmine grazie ad un progetto presentato dal Parm (Premiato artigianato Real Maestranza) e finanziato dal Comune con i fondi del 5 per mille che ha visto coinvolti ben otto ragazzi dell’Istituto penale minorile che hanno così avuto la possibilità di apprendere i primi rudimenti di un mestiere.
“È stata – ha affermato Aleo – una bella esperienza. Due giorni a settimana per quattro mesi abbiamo incontrato i ragazzi spiegandogli l’arte della tappezzeria. Molti di loro si sono incuriositi e hanno voluto conoscere meglio il nostro mestiere. Ancora oggi se ci rivedono sono felici di incontrarci, tra l’altro due di loro usciranno in processione nella nostra categoria il mercoledì e il venerdì Santo”.
“Il nostro mestiere così come tanti altri a livello artigianale è fortemente in crisi – conclude Filippo Aleo – e non vede il ricambio generazionale. Sono pochi i giovani che si avvicinano all’artigianato, sarebbe auspicabile rivalorizzare gli antichi mestieri portando avanti il progetto della Real Maestranza di istituire l’Università delle arti e dei mestieri. Un trampolino di lancio per dare nuova linfa vitale alle categorie e infoltire le file della Real Maestranza”.

Annalisa Giunta

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