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Marianopoli, guerra in “Comune”. La Giunta: “Noto e Cannella, hanno fatto ‘zaccano’ in piazza”

Redazione

Marianopoli, guerra in “Comune”. La Giunta: “Noto e Cannella, hanno fatto ‘zaccano’ in piazza”

Mer, 08/01/2014 - 21:21

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downloadMARIANOPOLI – Noi componenti della Giunta Comunale avremmo voluto evitare di rispondere alla delirante e scriteriata nota del 10.12.2013, prot.6142, dei consiglieri comunali Noto e Cannella nei confronti del Sindaco tanto la penna è stata intinta nell’odio e nel rancore. Tuttavia, il fatto che la nota è stata pubblicata sugli organi di stampa e alla luce dell’ennesima e recentissima contestazione all’Amministrazione sulla questione TARSU del 3.1.2014 sentiamo il dovere di riscontrarla rassegnando alcune nostre riflessioni.

Innanzitutto esprimiamo piena e totale solidarietà al Sindaco arch. Carmelo Montagna per gli attacchi   immotivati e senza senso contenuti nella predetta nota che è servita ai due Consiglieri solo come pretesto per esternare il loro livore attraverso una serie di frasi irrispettose sulla persona del Sindaco.

I fatti. Nel mese di luglio u.s. il geom. Calogero Vaccaro, senza nessuna rappresentanza né politica né istituzionale si è esibito in un comizio dai toni aggressivi ed arroganti, infarcito di menzogne e calunnie contro il Sindaco, la Giunta e i dipendenti descritti come la “cupola mafiosa” col richiamo continuo al romanzo “Il Giorno della Civetta “di L. Sciascia e accusando L’Amministrazione di avere aumentato la TARSU 2012 illegittimamente e quasi solo per capriccio.

Pensavamo che un comizio così diffamatorio e squallido, fino al punto che gli argomenti trattati erano solo funzionali alle offese e alle contumelie, avrebbe scosso le coscienze anche degli esponenti della minoranza.

Perciò il Sindaco, nel riscontrare una reiterata richiesta dei predetti Consiglieri di atti e documenti riconducibili al predetto comizio, si stupiva di come quest’ultimi, rappresentando anch’essi l’Amministrazione, non solo non si erano indignati per le pesanti e gravi offese rivolte dal Vaccaro all’intera Amministrazione Comunale, ma consideravano quasi una forzatura avere affidato ad un legale l’incarico di verificare la possibilità di presentazione di una querela.

Da qui l’incredibile e stupefacente replica con offese per tutti anche per i due consiglieri di minoranza che non rispondono più al geom. Vaccaro.

Certo ci rendiamo conto della rabbia del Vaccaro che nel giro di un anno e mezzo ha già perso la metà dei consiglieri di opposizione e che, quindi, non trova di meglio che attaccarli ignobilmente per avere scelto la via della responsabilità per risolvere i problemi dei cittadini.Di solito le opposizioni ingrossano le proprie file con Vaccaro si assottigliano. Ora va bene difendere il proprio leader ma non fino alla cieca obbedienza, alla pura sottomissione sottoscrivendo acriticamente qualunque obbrobrioso documento. Anche se ci rendiamo conto della posizione del Cannella che diventa consigliere comunale e, quindi, non è stato trasferito al Nord grazie alle dimissioni di un altro consigliere voluto dai cittadini e del Consigliere Noto a cui era stata promessa la vice presidenza del Consiglio comunale benché senza esperienza, sono inaccettabili le dissennate considerazioni sulla personalità del Sindaco. Soprattutto quelle relativa all’ansia di arrampicarsi sugli specchi pur di dimostrare di non essere parte della “cupola mafiosa”. Come tutti sanno il Sindaco non ha bisogno di arrampicarsi sugli specchi per dimostrare la sua limpidezza morale e intellettuale, come probabilmente avrebbe bisogno di fare qualche altro che sbandiera a sproposito la parola LEGALITA’ come se, citando un proverbio indigeno, “Piglia di susu come u tignusu”.

Sempre all’attacco e mai un momento di umiltà politica. Anche nel caso della recente polemica TARSU i suddetti consiglieri hanno dimostrato un’arroganza che farebbe arrossire perfino una statua. Hanno fatto lo “zaccano” in Piazza, hanno infangato l’Amministrazione, hanno fomentato e cavalcato il disagio dei cittadini, hanno presentato ricorsi a destra e a manca. Ora che il Garante del Contribuente per la Sicilia, nell’archiviare i ricorsi, ha detto che l’Amministrazione si è comportata in modo assolutamente legittimo, un’opposizione seria avrebbe dovuto avere il coraggio e l’onestà di chiedere scusa ai cittadini e alla stessa Amministrazione piuttosto che utilizzare cavilli e codicilli nel tentativo di cadere sempre in piedi   e per giustificare il loro operato in mala fede, basato   su assurdi e contorti ragionamenti.

Infine non rispondiamo sulle altre inutili e ridicole affermazioni. La fortuna nostra è di vivere in un piccolo comune dove tutti ci conosciamo.

Tutti sanno chi è il Sindaco Montagna e tutti infine sappiamo chi è Vaccaro: emblema della separatezza e della divisione politica e umana conquistata sul campo fin dal 1981. Addirittura nell’ultima sua Amministrazione, nonostante avesse vinto con una lista “civetta”, è riuscito nell’impossibile impresa di spaccare la sua Giunta e di essere in minoranza in Consiglio comunale. Primati assolutamente impossibili da superare, da guinnes.

Ed è perfettamente inutile tentare di conculcare nei cittadini elucubrazioni assurde ed irreali con il metodo di staliniana memoria che si sostanzia in: “calunnia, calunnia che qualcosa resterà”.

 La Giunta Comunale

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