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Estorsioni, presidente Confindustria Trapani denuncia: 3 arresti. Montante: “No alla mafia”

Redazione

Estorsioni, presidente Confindustria Trapani denuncia: 3 arresti. Montante: “No alla mafia”

Gio, 05/09/2013 - 11:17

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TRAPANI – Il presidente di Confindustria di Trapani, Gregorio Bongiorno, ha denunciato i suoi estortori, nei cui confronti sono state cosi’ emesse ordinanze di custodia cautelare dalla Dda di Palermo. Arrestati la scorsa i due esattori che si erano presentati dall’imprenditore, operante nel settore dei rifiuti, per chiedere il ‘pizzo’ . Sono Gaspare Mule’, 46 anni, e Fausto Pennolino, 51 anni. Il provvedimento giudiziario e’ stato notificato in carcere al boss da tempo detenuto Mariano Asaro, 57 anni, ritenuto loro mandante. Tutti e tre sono stati gia’ condannati per mafia nel 2009. Bongiorno aveva iniziato a pagare tangenti alla mafia nel 2005. Dopo 7 anni, il mese scorso ha fatto denuncia.

“Non ci sara’ mai piu’ un altro Libero Grassi. La verita’ e’ che in un territorio come quello trapanese tutti, o quasi tutti, pagano il pizzo. Se oggi un imprenditore come Gregory Buongiorno decide di denunciare le estorsioni e’ perche’ sa di non non essere solo. Comprende che il sistema lo tutela. E’ cosciente che grazie allo sforzo congiunto della magistratura, delle forze dell’ordine e delle associazioni antiracket non rischia la vitto mette a repentaglio la sua impresa”. Lo dichiara all’Agi, il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante in seguito all’arresto di 3 estorsori che avevano chiesto il pizzo al neo presidente di Confindustria Trapani, il quale ha denunciato dopo aver pagato per otto anni. Montante ha poi concluso: “Noi come Confindustria registriamo un fatto: la mafia sta provando ad alzare la testa. Pare incoraggiata. Notiamo una ripresa forte della presenza sul territorio del crimine. E’ c’e’ pure tendenza a delegittimare chi in prima linea combatte e contrasta la criminalita’ mafiosa. La Confindustria ha fatto una scelta di campo netta: no alla mafia. Indietro non si torna. Solo cosi’ si potra’ creare un sano sviluppo del futuro per le imprese siciliane”. 

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