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Mussomeli, sul caso della presunta incompatibilità dell’Assessore Sorce l’opposizione non è unanime

Redazione

Mussomeli, sul caso della presunta incompatibilità dell’Assessore Sorce l’opposizione non è unanime

Mar, 10/01/2012 - 18:09

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Il consigliere del P.D.L. Domenico Blandino

MUSSOMELI- L’accordo dell’intera opposizione di censurare un componente della Giunta accusato di essere incompatibile per parentele, sfuma proprio sul terreno della consanguineità. L’interrogazione depositata ieri allo scopo di aprire un dibattito in Consiglio sulla posizione dell’assessore Sebastiano Sorce, in bilico per la presenza in aula del fratello Giuseppe, ha trovato l’adesione e le firme di tutti gli esponenti della minoranza tranne però di uno: Domenico Blandino, uomo del Pdl e parente dell’amministratore. Una scelta di sfilarsi dalla fronda anti- Sorce ispirata più che altro da ovvie ragioni di opportunità, da un galateo domestico e da un rispetto familiare. Blandino, cugino acquisito di Sebastiano Sorce, si ritroverebbe in una posizione difficile. Posizione del pidiellino a parte, l’interrogazione consiliare fa riferimento all’appena entrata in vigore della legge regionale sulle incompatibilità degli amministratori, e che preclude a parenti stretti di consiglieri di occupare posti in Giunta. “Ma l’assessore Sorce– si legge nel testo dell’interrogazione– risulta essere parente entro il secondo grado del consigliere comunale in carica Sorce Giuseppe”. Contravvenendo- secondo i firmatari dell’azione- alla legge regionale n.6 del 5 aprile 2011. L’opposizione, con in mente le dichiarazioni sui giornali in cui il sindaco e lo stesso assessore si dicevano certi che l’introduzione delle regole non attenga a questa legislatura ma alla prossima, non può che scaldarsi e si arroventa nell’osservare il domino di dimissioni rassegnate a catena in tutta la Sicilia. Da qui, attraverso l’interrogazione, l’opposizione avanza al sindaco una sequela di chiarimenti: “Quali sono le notizie in suo possesso che la portano a ritenere che la legge riguarderà le giunte che si comporranno dalla prossima tornata elettorale? Dette notizie hanno natura puramente verbale o sono notizie con fondamento giuridico scritto? Quali sono gli elementi di valutazione che la portano a dire che le regole sull’incompatibilità dell’assessore entrano in vigore dalla prossima legislatura?”. Ed ancora se intende, “tenuto conto di quanto avvenuto in numerosi Comuni della Sicilia, continuare a temporeggiare al solo fine di non applicare nel nostro Comune quanto stabilito dalla legge e se ha già richiesto, agli uffici preposti presso l’Assessorato agli Enti Locali, pareri”. Infine viene chiesto “di produrre copia di tutti i pareri, le notizie, gli elementi di valutazione che eventualmente la portano a ritenere che l’assessore Sorce non sia incompatibile”.  Di seguito il testo integrale dell’interrogazione.

Oggetto: interrogazione consiliare con risposta scritta e trattazione in aula nella prossima seduta del Consiglio comunale, inerente la mancata osservanza della legge regionale n.6 del 5 aprile 2011.

Con riferimento alla legge regionale indicata in oggetto, gli scriventi Consiglieri comunali,

PREMESSO CHE

–        In data 18 giugno 2010 è stato costituito il Consiglio Comunale di Mussomeli;

–        In data 22 giugno 2010 il Sindaco, considerato che le persone preposte alla carica di Assessore hanno fatto pervenire apposite dichiarazioni rese ai sensi del D.P.R. 445/2000, attestante il possesso dei requisiti di eleggibilità e la inesistenza di cause di incompatibilità e di ineleggibilità, ha determinato di nominare componente della Giunta Comunale di Mussomeli il sig. Sorce Sebastiano;

–        L’Assessore Sorce Sebastiano risulta essere parente entro il secondo grado del Consigliere comunale in carica sig. Sorce Giuseppe;

–        L’art. 4 della legge regionale n.6 del 5 aprile 2011 al comma 2 recita che “il comma 6 dell’articolo 12 della legge regionale 26 agosto 1992, n.7, e successive modifiche ed integrazioni, è sostituito dal seguente: ‘6. Non possono far parte della giunta il coniuge, gli ascendenti ed i discendenti, i parenti e gli affini sino al secondo grado, del Sindaco, di altro componente della giunta e dei consiglieri comunali”;

–        L’art. 13 della legge regionale n.6 del 5 aprile 2011 ordina che “le disposizioni contenute nella presente legge producono effetti a decorrere dall’ 1 gennaio 2012, ad eccezione di quelle di cui agli articoli 6, 10 e 12;

–        L’art. 14 della legge regionale n.6 del 5 aprile 2011 comma 2 dispone che “è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della regione”;

–        In data 28 dicembre 2012 la s.v. dichiarava al Giornale di Sicilia  quanto segue: “Sulla legge abbiamo già avuto modo di incontrarci per una discussione e ho chiesto al nostro consulente Sirna di dissipare un dubbio: noi crediamo infatti che la riforma non potrà essere applicata in corso d’opera. Anzi, dalle notizie in nostro possesso sappiamo che le nuove disposizioni riguarderanno le Giunte che si comporranno alla prossima tornata elettorale. Al momento quindi Sorce non è incompatibile e rimane al suo posto, salvo dalla Regione arrivino indicazioni diverse;

–        In data 05 gennaio 2012 la s.v. dichiarava al quotidiano La Sicilia quanto segue: “La legge non è chiarissima. Ritengo che una norma per quanto cogente, debba essere letta e valutata e noi abbiamo elementi di valutazione che ci portano a dire che le regole partono dalla successiva legislatura”;

–        In data 7 gennaio 2012 l’Assessore Sorce, in un intervista al quotidiano telematico Castelloincantato,  dichiarava che “anche il consulente giuridico del Sindaco, l’avvocato Sirna, ritiene che la legge non possa avere effetti retroattivi, anche perché nella mia condizione sò che ci sono molti altri Assessori in tutta l’isola”.

–        Nei giorni scorsi, a seguito dell’entrata in vigore della legge predetta hanno rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore diversi componenti di Giunte municipali della Sicilia come ad esempio gli Assessori del Comune di Palermo, Aristide Tamajo e Pietro Matranga.

Ciò premesso, con la presente interrogazione Le chiediamo:

1)     Quali sono le notizie in suo possesso che la portano a ritenere che la legge predetta riguarderà le giunte che si comporranno dalla prossima tornata elettorale?

2)     Dette notizie hanno natura puramente verbale o sono notizie con fondamento giuridico scritto?

3)     Qual è il criterio o fondamento giuridico che la porta a dichiarare che la legge non è chiarissima?

4)     Quali sono gli elementi di valutazione, espressi in maniera dettagliata, che la portano a dire che le regole sull’incompatibilità dell’Assessore Sorce entrano in vigore dalla prossima legislatura?

5)     Il suo consulente avvocato Sirna le ha fornito un parere scritto in merito alla legge sopracitata?

6)     Se l’Assessore Sorce Sebastiano, parente entro il secondo grado del Consigliere Sorce Giuseppe, possa essere compatibile con la carica di componente della giunta municipale sulla scorta delle precise disposizioni contenute nella suddetta legge.

7)     Se intende, tenuto conto di quanto avvenuto in numerosi Comuni della Sicilia, dove le sopravvenute condizioni normative di incompatibilità prescritte dall’art.4 della legge, hanno portato alle dimissioni di numerosi  Assessori, continuare a temporeggiare al solo fine di non applicare nel nostro Comune quanto categoricamente stabilito dalla legge.

8)     Se ha già richiesto, agli uffici preposti presso l’Assessorato agli Enti Locali , pareri in merito alla predetta legge.

Si richiede infine, di produrre copia di tutti i pareri, le notizie, gli elementi di valutazione che eventualmente la portano a ritenere che l’Assessore Sorce Sebastiano non sia incompatibile con la presenza in seno al Consiglio comunale del fratello Sorce Giuseppe.

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