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Riesi, crac del Polo tessile: cinque condanne e dieci assoluzioni

Redazione

Riesi, crac del Polo tessile: cinque condanne e dieci assoluzioni

Ven, 25/03/2011 - 19:39

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Cinque condanne e dieci assoluzioni per intervenuta prescrizione. E’ il verdetto emesso dal Tribunale di Caltanissetta, presieduto dal giudice
Giovanbattista Tona (giudici a latere Gabriele Fragaa’ e Ilenia
Micciche’) per il crac del Polo Tessile di Riesi. La pena piu’
pesante e’ stata inflitta al patron delle Maglierie di Riesi,
l’imprenditore Pietro Capizzi, condannato a tre anni di
reclusione. Rispondeva di truffa e e malversazione di fondi.
Stesse accuse delle quali rispondeva anche Giuseppa Maria
Mercedes Costa, condannata a un anno e due mesi. Il figlio del
patron, Giuseppe Capizzi, e’ stato condannato a due anni e due
mesi di reclusione. Inflitti due anni e quattro mesi di
reclusione ciascuno a Laura Giangreco ed Emanuele Curtopelle
responsabili di due ditte del Polo Tessile. Questi ultimi tre
rispondevano a vario titolo di bancarotta, truffa e
malversazione. La Corte ha interamente condonato le pene
detentive inflitte a Laura Giangreco, Emanuele Curtopelle e
Giuseppe Capizzi. Reati estinti per intervenuta prescrizione
invece per Lara Cossalter, Luisa Pirrone, Eraldo Giuliana,
Tarcisio Barat, Mauro Moretto, Dante Spada, Gaetano
Massimiliano Salamone, Angelo Tidona, Cataldo Bancheri e
Antonio Vetro. L’inchiesta parti’ da un’indagine della Guardia
di Finanza che ipotizzo’ una truffa ai danni dello Stato di
circa 26 milioni di euro per aver ottenuto contributi pubblici
che pero’ sarebbero stati utilizzati in maniera irregolare e
non per l’espletamento dell’attivita’ delle varie ditte, alcune
delle quali non avrebbero mai realmente operato, percependo
comunque denaro dello Stato. Pietro Capizzi aveva gia’
patteggiato, nel luglio del 2010, la pena a quattro anni e ottomesi per il reato di bancarotta.

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